Chat e telefonate ai domiciliari, torna in carcere il poliziotto corrotto
Luigi Cozzolino era stato condannato qualche settimana fa a oltre 4 anni ma era rimasto ai domiciliari. Scoperto a comunicare con l'esterno è stato nuovamente arrestato per violazione del divieto di comunicazione
Chattava e telefonava dagli arresti domiciliari, torna in carcere l’ispettore corrotto. Lo avevamo lasciato visibilmente pentito e con una condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione l’ex-ispettore della Polizia di Stato di Busto Arsizio, Luigi Cozzolino che chiedeva le mazzette agli immigrati per la regolarizzazione della loro posizione in Italia. All’ex-membro della Polizia era stato concesso di scontare la propria pena ai domiciliari ma la tentazione di comunicare con l’esterno non lo aveva mai abbandonato. Già durante l’udienza che lo ha visto condannare il pubblico ministero aveva fatto presente che il Cozzolino non era stato trovato in casa nel momento in cui i Carabinieri erano passati per il controllo giornaliero ma lui si era giustificato dicendo che in quel momento si trovava nelle pertinenze del suo garage per scaricare dei fiori, ordinati dalla moglie, da un camion. Questa volta, però, il magistrato Pasquale Addesso non ha avuto esitazioni e ha chiesto e ottenuto l’incarcerazione.
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