Figli di stranieri, cittadini “onorari” di Cardano

Approvato l'ordine del giorno per dare la cittadinanza "simbolica" a chi è nato in Italia. Contrari Giovane Cardano e Lega Nord

I figli nati in Italia da genitori stranieri saranno cittadini "onorari" di Cardano al Campo. Il Consiglio comunale ha votato ieri l’ordine del giorno proposto dalla sindaca e dalla sua maggioranza. Si tratta della prima decisione in questo senso presa in un Comune della provincia di Varese. «È un piccolo passo anche a Varese a sostegno del cambiamento – commenta soddisfatta Laura Prati -. Se in tanti comuni ci fossero votazioni come questa, sarebbe più facile spingere per modificare la legge nazionale». Dal punto di vista strettamente giuridico, infatti, l’ordine del giorno approvato non ha valore perchè il tema della cittadinanza è di competenza nazionale. Attualmente la legge disciplina la cittadinanza italiana (n. 91 del 05.02.1992) si basa sullo “ius sanguinis”, il che significa che viene mantenuta la cittadinanza dei genitori.
«È sbagliato – continua Prati – pensare che un provvedimento come questo non abbia a che fare con i cittadini di Cardano. Invece si tratta proprio della nostra vita: i bambini di genitori stranieri giocano e studiano insieme ai figli di italiani e il futuro va esattamente in questa direzione. Dobbiamo esportare la parte migliore della nostra società che secondo me è la democrazia. E l’integrazione si fa a partire proprio dai bambini».

Anche il gruppo di minoranza Cardano in Comune ha votato a favore, mentre Giovane Cardano e Lega Nord hanno votato contro. «Ci sembra una bandiera da sventolare senza molto senso – commenta il capogruppo di Giovane Cardano Giaomo Iametti -. Se vogliamo fare una battaglia vera, allora ragioniamo sul diritto di voto amministrativo anche per i residenti stranieri. Per la cittadinanza, si tratta di un tema talmente delicato che non ha senso trattarlo così, in modo scontato: prima lasciamo fare ai legislatori nazionali e poi ogni comune potrà agire». Secondo Iametti il provvedimento «stona anche per quello che sta succedendo nel mondo: si parla di diritti agli stranieri, ma noi italiani poi come siamo trattati in altri paesi? Guardiamo ad esempio al caso dei due marò in India».
Anche il leghista Loris Bonato aveva già annunciato il suo voto contrario, definendo tra l’altro «l’idea di dare la cittadinanza a chi nasce in Italia scarsamente democratica verso, ad esempio, quei genitori che si trovano qui al momento del parto, ma che non hanno intenzione di restare nel nostro Paese».

In concreto, l’ordine del giorno impegna la giunta a: conferire in una cerimonia pubblica la cittadinanza onoraria; ad accompagnare il percorso di conferimento della cittadinanza onoraria con un progetto cittadino di sensibilizzazione “all’accoglienza” che coinvolga le scuole, le famiglie dei minori stranieri e tutta la cittadinanza; ad attivarsi per informare i residenti stranieri, che è possibile richiedere la cittadinanza italiana al compimento del diciottesimo anno d’età recandosi negli uffici comunali del Comune di residenza; a svolgere ogni anno a Cardano al Campo una "festa di benvenuto" per tutte le persone di origine straniera a cui è stata concessa la cittadinanza; ad aderire alla “Carta dei diritti e doveri di chi vive l’Italia” allegata alla presente delibera e di applicarne i principi nell’attività amministrativa.

Passate quindi le festa natalizie, il Comune inizierà a pensare ai tempi e probabilmente la prima festa sarà già in primavera.

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Pubblicato il 18 Dicembre 2012
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