Il concorso: tra gioia, rabbia e rassegnazione
Secondo giorno di prove per i docenti che si sono iscritti al concorso della scuola. Tanta la tensione prima della prova. E per pochi si tramuta in gioia
Entusiasmo alle stelle. Ma anche grande rabbia o rassegnazione. Alle 10.15, questa mattina (martedì 18 dicembre), il primo gruppo di candidati è uscito dal liceo Frattini di Varese dopo aver svolto la prova preselettiva. Una decina i promossi su circa 30 presenti.
«Sono al settimo cielo – commenta con un grande sorriso Lucia – non mi ricordo nemmeno il risultato. Ma l’ho passato!!!» Accanto a lei, il marito che condivide questo momento di euforia: «È stata brava – commenta – ha studiato nonostante il lavoro, la famiglia, la figlia. Tutte le sere fino a notte fonda…». Lucia insegna in un asilo, è già di ruolo, ma ha deciso di mettersi in gioco per migliorare la sua posizione.
Anche Maria è passata. Anche lei, insegnante alla scuola primaria, si è buttata in questa sfida per poter ottenere un contratto dopo otto anni di precariato: «Ho studiato moltissimo, ho anche seguito un corso per ricordare tutte quelle nozioni di logica e matematica che si sono un po’ annebbiate nel corso degli anni. Sono laureata in lingue straniere per cui non ho avuto difficoltà nelle domande di inglese. Alla fine sono passata con 44 punti, ma c’è stata una signora che ha totalizzato 50. Il massimo, bravissima».
Grandissima prevalenza femminile tra le candidate che escono da scuola. Un solo uomo, che esce di fretta sgranocchiando qualche biscotto. Non è andata e l’umore non è dei migliori.
«Io ci ho provato – commenta serena Simona -. Lavoro già in un altro settore anche se mi sarebbe piaciuto insegnare. Avevo fatto qualche supplenza a inizio carriera poi ho cambiato. Mi sono messa in gioco ma avevo tanto da studiare. Ci ho provato, ho sperato nel miracolo ma non è andata. Pazienza. Certo che stamattina l’ansia era altissima…».
È felice anche Antonella, da nove anni che ottiene contratti a tempo determinato nella scuola primaria: «Ho deciso di fare il concorso anche se sono ben messa in graduatoria. Il timore, però, che il concorso possa bloccare o rallentare le assunzioni nell’altra graduatoria mi ha convinto a rimettermi in gioco. Nelle ultime due settimane ho studiato in ogni momento libero dalla scuola. Viaggiavo e studiavo, tornavo a casa e studiavo, mi alzavo la mattina presto… e studiavo. Logica e matematica erano un po’ arruginite. Ma ora sono felicissima e pronta a godermi le vacanze natalizie».
E mentre Antonella, Simona e Lucia si gondono la promozione, altri candidati varcano gli ingressi delle sedi di esame. Nuovi volti, nuovi esami, così fino a stasera.
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