“Il superfranco non giustifica i tagli allo stipendio”
Una sentenza ha definito abusivo il comportamento di un'azienda che aveva licenziato sei frontalieri per non aver accettato una riduzione dovuta al cambio sfavorevole
Buone notizie per i frontalieri e soprattutto per quei lavoratori che, a causa del "superfranco", hanno dovuto accettare dei tagli alle proprie buste paga. Una sentenza del tribunale cantonale di Basilea Campagna ha definito abusivo il comportamento di un’azienda del Cantone che aveva licenziato sei dipendenti frontalieri che non avevano accettato una riduzione dello stipendio, dovuta al franco forte. La magistratura ha confermato così un giudizio precedente espresso in prima istanza dalla corte distrettuale di Arlesheim (BL).
La vicenda in questione risale all’estate del 2010: l’impresa, riferendo la decisione agli effetti di un cambio sfavorevole tra franco svizzero ed euro, in un contesto di crisi, aveva proposto il taglio del 6 per cento delle retribuzioni ai propri dipendenti frontalieri. I sei lavoratori che non avevano accettato questa condizione erano stati licenziati.
(Nel grafico l’evoluzione del cambio tra franco ed euro dal 1999 al 2012)
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