La Cimberio cerca a Milano un Natale da capolista

Almeno 1.500 tifosi varesini seguiranno al Forum la squadra di Vitucci (domenica 23, ore 20, diretta RaiSport) che sfida l'Armani, ricca e capricciosa. Dunston-Bourousis è il duello più intrigante

Ci sono stati anni, soprattutto recenti, in cui l’eterna sfida sotto canestro tra Milano e Varese ha fatto da contorno a un campionato in cui le portate principali erano altre, servite sui parquet di città con meno storia ma con un presente più ricco. Una situazione che non vale certo per la partita prenatalizia di questo 2012 che volge al termine e che porterà al Forum di Assago il quasi tutto esaurito, almeno per l’attuale configurazione del palasport: si parla di 9.000 spettatori pronti a tifare dal vivo nonostante la diretta Rai di domenica sera (ore 20). Uno spot per la pallacanestro ma soprattutto il termometro di una passione sempre pronta a esplodere: difficile stilare un esatto bilancio delle forze sugli spalti ma è facile ipotizzare che da Varese arriveranno almeno 1.500 supporters per un vero e proprio esodo.

«É bello vedere un’attenzione del genere, davvero super, per una partita di campionato che è sì un derby ma che mette in palio "solo" due punti» commenta Frank Vitucci a 48 ore dalla contesa iniziale. Il coach della Cimberio parla nella sala stampa di Masnago proprio nei pressi di una foto che immortala Aldo Ossola in una sfida all’Olimpia, allora marchiata Innocenti quasi a rimarcare il fatto che Varese-Milano è sempre presente nell’aria del palazzetto e quindi della squadra. Un team, quello prealpino, che si prepara al match con le batterie cariche, a sentire l’allenatore: «Certe volte il riposo fa meglio dell’allenamento. I ragazzi avevano davvero bisogno di staccare la spina per qualche giorno ma quando sono tornati li ho ritrovati tonici e pronti a ripartire. Ci siamo allenati bene, siamo probabilmente più sereni rispetto a Milano ma non ci dimentichiamo che la Cimberio è ancora una sfidante al cospetto dell’Armani e dei suoi obiettivi di inizio anno». La classifica e le cifre di squadra, in realtà, dipingono uno scenario differente: Varese guida il campionato con 20 punti, l’Olimpia arranca a quota 12 e dovrà combattere per raggiungere quelle Final 8 di Coppa Italia organizzate in casa propria. Però è anche vero che questo derby, più di altri, non può avere un pronostico certo: la situazione che si è creata a Milano ha acceso una miccia imprevedibile. Potrebbe arrivare quella “scossa” che i tifosi del capoluogo attendono da tempo oppure esplodere definitivamente la crisi della squadra di Scariolo, ancora difeso dalla società ma al limite della sopportabilità dei supporters.

Sul piano tattico, oltre che su quello psicologico, bisognerà capire quale sarà l’impatto di JR Bremer, cavallo di ritorno (e di razza) da inserire su un telaio in cui c’è anche l’ex Stipcevic. Il croato sarà il play titolare visto l’addio di Cook (i due nella foto a lato), ma rischia seriamente di dover fare le valige alla vigilia di Natale per raggiungere Pesaro, destinazione sempre più probabile per il regista zadarino. «La partita propone tanti duelli e 

sono anch’io curioso di vedere su che binari tattici la metteremo – spiega Vitucci – Milano è squadra con stazza da Eurolega, pur non avendo centrato la qualificazione alla Top 16, ed ha più fisico rispetto a noi in molti ruoli, anche se non in tutti. Scariolo ha comunque a disposizione rotazioni profonde e giocatori di talento: per noi sarà importante la difesa di squadra sugli “uno contro uno”». 
Tra i testa a testa più interessanti della vigilia spicca il confronto tra i pivot titolari, Dunston e Bourousis. Il centrone varesino professa modestia quando gli si dice che può mettere in difficoltà il greco: «Anche io devo stare attento a lui: sarà una bella prova per entrambi». Di certo si trovano di fronte due giocatori che interpretano in modo efficace ma differente un ruolo affascinante: classe, tecnica ma poca difesa per “Bou”, esplosività e scelta di tempo ma raggio d’azione più limitato per “Dunstorm”.

Al di là degli aspetti legati al campo però, ci piace rimarcare nuovamente il contorno di emozioni che la partita del Forum può regalare anche ai protagonisti sul campo. «Preparare una gara del genere per certi versi è più semplice sul piano delle motivazioni. Giocare davanti a tanta gente – prosegue Vitucci – è bello e intrigante; piuttosto è vero il contrario, e cioé che si fatica a tenere a freno l’istinto dei ragazzi. E dal mio punto di vista personale, dopo aver assaggiato il derby tra Varese e Cantù, sono felice di toccare con mano anche quello con Milano. Un altro pezzettino importante da vivere nella mia storia che finora mi mancava». E “storia” è davvero la parola più adatta per inquadrare il passato e il presente della palla a spicchi ai due capi dell’Autolaghi. Dal “caso Gennari” del ’66 ai tre spareggi Ignis-Simmenthal di inizio anni Settanta; dal cambio di bandiera di Meneghin alle superbe Tracer-DiVarese con Thompson e McAdoo; dal cesto di LaRue fino ai lampi di Gallinari e ai 35 punti di Slay. Il film è lunghissimo (163 partite già giocate), gli attori sono pronti a un nuovo ciak.

EA7 Milano – Cimberio Varese

Milano: 5 Giachetti, 6 Stipcevic, 7 Hairston, 9 Fotsis, 13 Chiotti, 15 Bourousis, 18 Melli, 22 Bremer, 23 Langford, 25 Gentile, 55 Basile. All. Scariolo.
Varese: 5 Sakota, 6 Banks, 7 Rush, 8 Talts, 9 De Nicolao, 10 Green, 13 Ambrosini, 14 Balanzoni, 16 Bertoglio, 25 Ere, 33 Polonara, 42 Dunston. All. Vitucci.
Arbitri: Sabetta, Filippini, Martolini.

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Pubblicato il 22 Dicembre 2012
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