Le tappe della vicenda Cooperativa Primavera

I vari passaggi dell'inchiesta per capire da dove è partita la storia della truffa a Stato e dipendenti della cooperativa gallaratese gestita da Quintino Magarò

 Il 26 luglio 2011 scorso il consigliere comunale Quintino Magarò della lista Orgoglio Gallaratese viene arrestato dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri di Varese con l’accusa di truffa allo Stato nella veste di direttore generale della Cooperativa Primavera della quale era stato presidente per lungo tempo. Insieme a lui viene arrestata l’impiegata Letizia Avvisati.

L’accusa è quella di aver sottratto soldi dalle buste paga dei lavoratori dipendenti della cooperativa, sia al netto delle tasse (circa 500 mila euro), sia per quanto riguarda i contributi versati agli enti di previdenza (circa 1,3 milioni di euro). 

L’estate calda della cooperativa non vuole finire e ai primi di agosto salgono a sette gli indagati per la truffa allo Stato. Gli altri indagati sono l’allora amministratore unico Riccardo Macchi, il presidente del cda Claudio Marelli, Nicola Abalsamo, consigliere delegato della Sercoop, e altre due impiegate.

Dopo alcuni mesi di silenzio sulle indagini a fine novembre anche Claudio Marelli e Riccardo Macchi ricevono l’ordinanza di custodia cautelare. Intanto si fa strada l’ipotesi di un allargamento delle indagini anche sotto altri profili, soprattutto quello riguardante l’intreccio tra politica e affari della cooperativa.

Sono più di mille i lavoratori che sono stati truffati. La Procura della Repubblica e i Carabinieri istituiscono una procedura per presentare formale denuncia/querela da parte di coloro che hanno ricevuto danni dal sistema criminoso. I lavoratori possono costituirsi parte civile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2012
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