Lloyd, vittoria assicurata

La palleggiatrice tricolore della Yamamay è tornata quella che conoscevamo e i risultati si stanno vedendo. Le chiederemo un consiglio per Sakota, cosa ne dite?

(d. f.) Qualche avvoltoio si era levato in volo troppo presto sopra la testa della Unendo Yamamay di inizio stagione. Uccellacci che non avevano fatto bene i conti né con l’orgoglio delle campionesse d’Italia, né con la loro alzatrice, guarda caso fuori condizione in quel momento. Carli è tornata e i risultati, come per incanto, si sono visti. Un po’ quel che succede con Enis Nadarevic, anima del Varese nelle ultime partite (e per questo premiato dal Pagellone) ma in precedenza talvolta "latitante". Un’assenza, nei risultati, che è purtroppo di Dusan Sakota, l’unica incertezza in questo avvio di stagione della Cimberio del basket. A proposito di canestri, chiusura di giornali che ne parlano. Imbizzarriti.

Pagellone numero 101 del 3 dicembre 2012

Carli Lloyd 8 – Torna a fischiare sulle teste delle avversarie la palla più veloce della West Coast, e come per magia la Unendo Yamamay si riprende il posto che le spetta: il primo della classifica. Con la Carli della scorsa stagione le farfalle si potevano guardare soltanto col binocolo; quest’anno qualcuno si è illuso di potersi furtivamente avvicinare, ma alla californiana è bastato recuperare un 50% di efficienza fisica, dopo l’infortunio che l’ha tormentata in estate, per fare nuovamente la differenza. Con buona pace di chi solo poche ore fa (il nome? Inizia per Picci…) parlava di una Yama «non così stratosferica». La verità è un’altra: le grandi squadre nascono in cabina di regia, e una Lloyd così è una sicurezza. Anzi, un’assicurazione.

Enis Nadarevic 7,5 – Maledetto fu quel cartellino giallo. A Cittadella, domenica prossima, il Varese si presenterà senza il giocatore che nelle ultime due partite è stato il più decisivo tra i biancorossi, Enis Nadarevic. Uno capace di essere croce e delizia, cambiando stato nel giro di un pomeriggio, anzi di un tempo, anzi di un minuto. Contro Pro Vercelli e Ternana è stato lui, più di ogni altro, a legarsi alle sorti del Varese: quando ha capito cosa fare e come farlo sui diretti avversari è calato il buio. Un gol, due assist, un palo a spazzare via i mugugni che ne avevano accompagnato le giocate precedenti. Interruttore, più on che off.
 
Andrea Sala 7 – Per la prima volta in stagione la porta della Pro Patria rimane inviolata e questo non è un aspetto da sottovalutare; nella gara di Bellaria infatti, gli attaccanti stratosferici della Pro si sono presi una giornata di pausa e solo il guizzo di Falomi (voto 7 come i gol messi a segno da "cannoniere di riserva") ha permesso alla squadra di Firicano di portare a casa i tre punti. Il portierino bustocco invece, smaltito l’infortunio e ripresa la confidenza con i pali, ha sfoggiato una prestazione più che positiva – tra uscite, respinte e tiri bloccati – che fa ben sperare per il futuro. Suo e della Pro.

Dusan Sakota 4,5 – Una delle immagini che ci sono rimaste più impresse del primo ko della Cimberio, a Roma, è coach Vitucci che sostituisce Sakota dopo una serie di errori e poi – mentre con altri sarebbe partito qualche urlaccio lo va a consolare in panchina. Ora ci vengono in mente due cose: la prima (scherzosa) è che Frank sarebbe dovuto andare a consolare anche i tifosi di Varese presenti al PalaTiziano che hanno visto dal vivo la partita del lungo, la seconda (più seria) è che il buon Dusan è evidentemente in crisi anche psicologica dopo una serie di partite al di sotto della sufficienza. Nulla di grave, ma se il tassello serbo-greco salta tutto si fa più difficile, perché in quel ruolo Polonara deve avere un’alternativa valida. Altrimenti nella capolista rischia di aprirsi una falla pericolosa.

Fottisi e Borsosi 4 – Come dite? Non avete capito a chi ci riferiamo? Al "caso" più scottante di oggi nel mondo del basket italiano, l’articolo "fuori controllo" che la Gazzetta dello Sport nella sua edizione nazionale (mica bruscolini) ha dedicato al big match tra Milano e Sassari di domenica. Causa correttore automatico il pezzo è stato corredato dalle gesta di perfetti sconosciuti: da Fottisi a Borsosi, da Wesley ad Ariston fino ad arrivare all’improponibile Ciok (E che il play dell’Armani in campo sembri cioch lo dicono anche i risultati!). E visto che siamo del mestiere, assolviamo chi lo ha scritto (le partite serali sono spesso una maledizione per queste cose) ma non chi, in redazione, lo ha letto e pubblicato. Ahi ahi.

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Pubblicato il 03 Dicembre 2012
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