Primarie del Pd, 300 volontari e 73 seggi
Il segretario Taricco: "Stiamo dando una bella prova di democrazia e partecipazione, unici in Italia. Questo è un merito che rivendico per il nostro partito"
Un’abbuffata di primarie, candidati, seggi, volontari e partecipazione, dibattito tra le correnti, ma in definitiva il Pd batte un colpo e dimostra che, polemiche a parte, è vivo. E ora tocca alle primarie per la scelta dei parlamentari del nostro collegio elettorale, anche se le consultazioni sono su base provinciale. Non tutto è scientifico in queste primarie, le indicazioni che usciranno dai seggi saranno vagliate dalla segreteria regionale e da quella nazionale. Fabrizio Taricco, segretario provinciale è soddisfatto: «Forse non è tutto perfetto – osserva – ma di certo stiamo dando una bella prova di democrazia e partecipazione, unici in Italia. Questo è un merito che rivendico per il nostro partito, tutto può essere migliorato ma credo che stiamo facendo un lavoro positivo». La presidente della direzione provinciale Laura Prati sottolinea la parità di genere come asse portante del partito. «E’ fondamentale che vi siano le donne – osserva- il Pd ha chiesto il 33% di parlamentari al femminile, mentre a livello provinciale abbiamo 3 candidate donne su 6 alle primarie, si tratta di un principio che deve diventare patrimonio di tutti».
Sei candidati hanno raccolto almeno 160 firme, Sara Battistini invece era al di sotto della soglia ma è stata accettata proprio per rispettare la parità di genere, su proposta della direzione provinciale. I sei candidati sono inoltre anche rappresentativi dei territori, ma anche delle correnti. Il segretario Taricco esclude calcoli di questo tipo, eppure non è detto che sia un male, in fondo è positivo per ogni organizzazione saper accontentare tutti. Quello che ormai è consolidato come novità nella politica italiana è il dispiegamento della base: ci saranno 300 volontari, 73 seggi, si spera di raggiungere i 2.800 votanti delle primarie regionali. Come funziona? Il nome va scritto sulla scheda, se ne possono indicare due (maschio e femmina), se per sbaglio se ne indicano di più valgono i primi due indicati (maschio e femmina), costa 2 euro. Si vota sabato 29 dicembre dalle 8 alle 21.
I candidati
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