Ritardi da mattina a sera, un giorno da dimenticare per Trenord

Nella giornata di lunedì le ferrovie regionali nel caos: in tilt il sistema informatico dei turni del personale, i treni sono rimasti senza macchinisti, il sindacato dei ferrovieri ha accusato l'azienda. Difficile anche il rientro a sera

Una giornata da dimenicare per le ferrovie in Lombardia: lunedì mattina il sistema è stato travolto da un’ondata di ritardi e cancellazioni sui treni Trenord. I ritardi hanno riguardato sia le linee RFI (Ferrovie dello Stato) che quelle della rete Ferrovie Nord Milano. Inizialmente si pensava a guasti in diversi punti della rete, ma poi si è scoperto che i problemi riguardavano l’intera rete lombarda.

La causa è stata individuata nel nuovo sistema informatico che gestisce i complessi turni del personale viaggiante (2600 persone che si spostano in giro per la Lombardia), come ha confemato in tarda mattinata una nota di Trenord. La causa è stata «individuata nel malfunzionamento del nuovo sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale», ha spiegato l’a.d. Giuseppe Biesuz. I problemi sono forse anche stati amplificati dal fatto che lunedì 10 dicembre era il primo giorno feriale in cui era in vigore il nuovo orario invernale.

Nel corso della mattina era prevista anche una corsa per le autorità sulla Saronno-Seregno: anche questo treno è stato coinvolto dai ritardi, in più i vertici di Trenord e della Regione hanno dovuto fronteggiare la protesta di un gruppo di macchinisti e capitreno organizzati dal sindacato di base Orsa, che protestavano contro i nuovi turni di lavoro, introdotti con l’applicazione del nuovo contratto (l’Orsa non ha firmato il contratto). L’ex assessore ai trasporti Raffaele Cattaneo e l’amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz hanno discusso con i lavoratori (qui il video).

L’azienda ha annunciato già in mattinata con una nota che i problemi avrebbero riguardato con ogni probabilità l’intera giornata, come poi avvenuto. Nel pomeriggio i sindacati Cgil, Cisl e Uil, insieme con altre sigle minori e autonome di categoria, hanno firmato un comunicato congiunto e un volantino ai lavoratori: i sindacati hanno criticato l’azienda e hanno detto che lo «scivolone» era «evitabile se solo si fossero ascoltati i consigli del Sindacato e dei tecnici» sull’avvio dei nuovi turni: «Trenord dovrà fare mea culpa». Le stesse sigle sindacali hanno comunque confermato la loro fiducia nel nuovo contratto aziendale sottoscritto, giudicato «ottimo strumento» per migliorare il servizio.

Nel frattempo su Twitter i pendolari si scatenavano nelle proteste contro #trenord, segnalando i treni in ritardo e documentando con foto la situazione. Alcuni viaggiatori hanno intuito anche lo spaesamento dei ferrovieri, con i macchinisti che non sapevano a quale treno erano assegnati: «Non prendetevela con i ferrovieri, oggi sono anche loro @trenordvictims» scriveva un pendolare su Twitter nel pomeriggio, riprendendo l’account @trenordvictims molto usato in queste ore. Numerosissimi, all’opposto, i pendolari inferociti anche con i lavoratori, rimasti in balìa del guasto e loro stessi senza informazioni.
L’assessore regionale ai trasporti Andrea Gilardoni ha chiesto «un rapporto dettagliato» per capire cosa è successo (ma ha anche accusato i ferrovieri di Saronno di aver 1messo in secondo piano» l’inaugurazione della Saronno-Seregno).

Nel tardo pomeriggio i pendolari hanno capito la gravità della situazione anche sui treni del rientro, anche qui documentando con tweet e foto il nuovo blocco (tutte le foto di questo articolo, a parte quella della contestazione da parte dei ferrovieri, vengono da Twitter). Moltissimi i treni con forte ritardo o soppressi, anche sul servizio aeroportuale per Malpensa. Tra i treni con maggiore ritardo il convoglio in partenza (da orario) alle 18.52 da Porta Garibaldi e diretto a Luino: è partito con 73 minuti di ritardo, ha effettuato fermate anche nella tratta Milano-Gallarate (erano moltissimi i viaggiatori in attesa di un treno) e ha concluso a Luino alle 21.52 il suo viaggio con 81 minuti di ritardo. Ancora a mezzanotte tra lunedì e martedì molti treni suburbani (gli ultimi del giorno) avevano ritardi sopra ai 30 minuti, con punte di 119 minuti.

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Pubblicato il 10 Dicembre 2012
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