Sul set con i Delta: “Prima un video clip e poi un nuovo album”

Il Twiggy Caffè come set del nuovo video clip dei Delta. Lo storico gruppo musicale varesino ieri, sabato 15 dicembre, ha occupato il locale di Via De Cristoforis portando musica e telecamere. È lì infatti, che si sono svolte le riprese del nuovo video-clip del singolo "Escher", che uscirà nei prossimi giorni anticipando il nuovo lavoro discografico della band, dal titolo “Musica e vento”.

I DELTA: 30 ANNI DI MUSICA INSIEME

Un disco che uscirà nel 2013 e che vede tornare sulle scene la band varesina nata le 1981, seppur con qualche modifica nella formazione originaria. Lo “zoccolo duro” infatti è composto da Stefano Soru, anche regista del video, da Paolo Carini al basso, da Mario cucco alle tastiere e Marco Stura alle chitarre. Si sono aggiunti poi Alessandro Salina e Shaxum Lei, chitarrista di origine cinese. All’appello manca lo storico cantante Diego Boldini che però, sottolinea Soru: «É l’autore dei testi delle sette canzoni che si potranno ascoltare nel nuovo album». 

Il nuovo progetto discografico vedrà quindi la sua realizzazione grazie a tante collaborazioni con gli artisti delle scena varesina: «I Delta restano ma abbiamo scelto di chiedere ad amici e artisti un aiuto, o meglio la "voce". A marzo presenteremo quindi un disco cantanto da più voci ma che non tradisce il sound dal quale siamo nati come gruppo: il rock progressivo».

Nel nuovo “Musica e vento” la voce viene quindi prestata da Elisa Trimidini (anche protagonista del nuovo videoclip), da Giusy Consoli, da Alice Rossi, Elena Cornaggia e Alessio Sanvito. Intanto, gli occhi sono puntati su questo video clip che, basandosi su diversi piani di interpretazione, così come amava fare l’artista che dà il nome alla canzone, racconta la storia di una coppia che si siede in un bar, quando inizia un gioco di seduzione con la cameriera. «Le riprese sono state molto faticose ma belle – spiega Soru -. Abbiamo registrato una prima parte nel locale in cui solitamente facciamo le prove mentre per questa seconda parte abbiamo scelto il locale, il Twiggy, per sviluppare una storia».