Un fiume di denaro “clandestino” dalla Svizzera all’Italia

I finanzieri hanno intercettato in un solo giorno 400mila euro non dichiarati. Quest'anno i capitali irregolari scoperti al valico comasco sono stati oltre 54,4 milioni di euro

400mila euro: A tanto ammonta la valuta intercettata dai finanzieri in una giornata di controlli ai valichi con la Svizzera. I militari del Gruppo Guardia di Finanza Ponte Chiasso, in collaborazione con i funzionari della Dogana di Como, hanno scoperto quattro casi consistenti di movimenti illeciti dei capitali tra l’Italia e la Svizzera.
La prima persona fermata è stata una donna di settant’anni, casalinga senese, che nella mattinata di ieri è rientrata in treno dalla Svizzera dopo aver prelevato 36.000 in banconote di grosso taglio. Salita a Lugano e diretta a Milano è stata controllata lungo il percorso dai finanzieri ai quali non è sfuggita l’agitazione della donna alla vista dei militari. Per nascondere il denaro indossava in vita una normalissima cintura da donna, ma accuratamente modificata per ricavarci un tasca interna celata alla vista e destinata appunto a contenere le banconote. Vista la somma illecitamente trasportata (26.001 euro eccedenti la soglia consentita di 9.999 euro), la donna ha potuto definire l’accertata violazione pagando immediatamente la sanzione di 3.900 euro.

Solo poche ore più tardi, nei pressi del valico stradale di Ponte Chiasso, mentre i funzionari doganali procedevano alla verbalizzazione di madre e due figli di Milano che si erano ripartiti 30.000 euro appena ritirati da una banca di Chiasso, nei pressi di via Bellinzona ci hanno pensato le pattuglie di finanzieri impegnate nell’attività di retrovalico a colpire nel segno, controllando un uomo di 45 anni, grafico pubblicitario bresciano, che dalla Svizzera rientrava in auto con al seguito 20.000 euro nascosti nella giacca e non dichiarati in Dogana. Anche per lui, bloccato subito dopo aver attraversato il valico stradale di Ponte Chiasso da militari in borghese, è stato possibile definire all’istante il verbale pagando circa 500 euro prima di poter riprendere il viaggio.

Nel pomeriggio, invece, a finire nei guai è stata una donna sessantenne farmacista molisana, intercettata dai finanzieri presso la stazione ferroviaria internazionale di Chiasso mentre si accingeva a salire su un treno in partenza per l’Italia. Più cospicua in tal caso la somma trasportata senza essere dichiarata, pari a 80.430 euro. Le banconote, in prevalenza di grosso taglio, erano suddivise in tre gruppi e nascoste nelle tasche dei pantaloni e della giacca nonché nel reggiseno indossati dalla donna. Secondo quanto previsto dalla Legge, la verbalizzata – che ha giustificato il possesso del denaro con un prelievo appena effettuato in Svizzera per pagare le tasse in Italia – non ha potuto estinguere immediatamente la violazione commessa attraverso il contestuale pagamento di una sanzione ridotta (cd. oblazione), poiché il denaro non dichiarato superava la soglia dei 40.000 euro. Immediato, pertanto, è scattato il sequestro di 35.215 euro per cautelare lo Stato in attesa del pagamento della sanzione amministrativa che definirà il Ministero dell’Economia e delle Finanze e che potrà variare dal 30 al 50% della somma trasportata illecitamente.

In serata, infine, ad essere fermato al valico autostradale di Como-Brogeda è stato un 37enne promotore finanziario australiano residente in Danimarca che a bordo di una Alfa Romeo Giulietta tentava di uscire dal territorio italiano verso la Svizzera assicurando ai finanzieri che lo hanno bloccato di non trasportare né merci né valuta. Al contrario, da un accurato controllo dei suoi bagagli sono spuntate ben 541 banconote da 500 euro, per complessivi 270.500 euro non dichiarati, nascoste dentro un paio di jeans accuratamente piegati e riposti in valigia. Anche in tal caso del denaro trasportato illecitamente (ovvero quello eccedente i 9.999 euro) ne è stato sequestrato immediatamente il 50%, per un importo di 130.250 euro, in attesa che il Ministero definisca la sanzione da applicare al trasgressore, oggi variabile, come detto, tra il 30 ed il 50% della somma trasportata illecitamente.

Fiumi di denaro clandestino dalla Svizzera all’Italia, i numeri:

Dal gennaio 2012 presso i valichi di confine di Como le fiamme gialle hanno compiuto 650 interventi in materia valutaria, intercettando capitali per oltre 54,4 milioni di euro, costituiti da banconote (13 milioni) e da titoli al portatore (41,4 milioni*). Attraverso l’istituto dell’oblazione sono state ad oggi direttamente riscosse al valico sanzioni per complessivi € 500.000, nonché sequestrati a titolo cautelare denaro o titoli al portatore per complessivi 41,5 milioni di euro*.
* La cifra include un assegno estero dell’importo di 30 milioni di sterline inglesi (pari a 36.126.730 euro) sequestrato l’11 gennaio 2012 presso il valico di Brogeda.

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Pubblicato il 19 Dicembre 2012
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