Busto e Villa, derby per la Coppa

Al PalaWhirlpool di Masnago la final four di Coppa Italia: si va verso il sold out per la sfida di sabato tra le due grandi rivali, domenica la finalissima contro la vincente di Bergamo-Piacenza. E c’è anche la finale di A2

Il top assoluto della pallavolo italiana in campo, la magia del derby tra Busto Arsizio e Villa Cortese, il ghiotto contorno della finale di A2, il tutto davanti agli occhi di quasi 10mila spettatori in due giorni. Il grande volley torna al PalaWhirlpool di Varese dopo 13 anni e lo fa in grandissimo stile, con la final four di Coppa Italia di sabato 16 e domenica 17 marzo: in palio un trofeo che forse non è il più prestigioso né il più ambito, ma come nessun altro ha il potere di concentrare emozioni e spettacolo nell’arco di pochissime ore. A una sola settimana dalle finali di Champions femminili e in coincidenza con quelle maschili, con l’aggiunta di “minors” e giovanili varie, si rischiava davvero l’overdose, ma i numeri stavolta danno ragione alla Lega Pallavolo: a Masnago si va verso il tutto esaurito, a testimonianza del ruolo sempre più centrale che muri e schiacciate stanno assumendo in provincia di Varese. Grande festa dunque, anche se con un retrogusto amaro: inevitabile rivolgere il pensiero a Sara Anzanello, nei giorni in cui la campionessa di San Donà sta conducendo la battaglia più importante della sua vita. A lei il mondo della pallavolo sta tributando un sostegno assoluto e univoco, per una volta senza distinzione di tifo e di colore.

Tornando al campo, in parole poverissime: la Unendo Yamamay, detentrice della Coppa e dominatrice della regular season, è la grande favorita per riconquistare il trofeo, con l’unica incognita delle scorie fisiche e psicologiche delle finali di Istanbul. La MC Carnaghi, dal canto suo, sa di giocarsi probabilmente l’intera stagione e concentrerà tutte le sue forze sull’obiettivo. Piacenza mira al bersaglio grosso dopo la finale dell’anno scorso; sulla sua strada una Foppa che vuole tenersi stretto il ruolo di rivelazione, ma potrebbe scontare l’assenza di Diouf. Vinca il migliore, lo ha già fatto la solidarietà: prima delle partite, verrà consegnato alla Fondazione Veronesi un assegno da 10mila euro, il ricavato della vendita all’asta delle maglie dell’All Star Game.

SEGUI IL LIVE

IL PRECEDENTE –
Busto Arsizio e Villa Cortese si sono già affrontate ben 18 volte in gare ufficiali, quella di Masnago sarà la diciannovesima e pochi giorni dopo – giovedì 21 – sarà di nuovo tempo di derby al PalaBorsani. Ma la memoria corre soprattutto all’aprile 2011, quando le due rivali si incrociarono proprio nella semifinale di Coppa Italia a Catania: fu un 3-0 sonante per la MC Carnaghi, che poi andò a vincere l’emozionante finale contro Bergamo. Una partita che rappresenta uno spartiacque nella storia delle biancoblu – il secondo e ultimo trofeo vinto – ma soprattutto in quella della Unendo Yamamay: proprio da quell’ultima, secca sconfitta iniziò la vertiginosa escalation che ha portato le farfalle in pochi mesi sul tetto d’Italia e d’Europa. Da lì cominciò l’epopea di Christina Bauer, finalmente titolare, da lì Busto iniziò a crescere fino a impensierire la stessa Villa nelle semifinali scudetto. E proprio a Catania, per la prima volta, Carli Lloyd entrò in contatto con l’universo Yama, gustandosi la sfida dalle tribune…

LLOYD O CARACUTA – Proprio la presenza della palleggiatrice americana è ovviamente il grande interrogativo della vigilia in casa Busto. Il mistero sulle sue condizioni si è infittito dopo la final four di Champions: il rientro in campo a metà semifinale e il suo impiego da titolare nella finale per il terzo posto del giorno dopo non fanno chiarezza sul suo stato di forma, e il silenzio imbarazzato di Carli & Carlo (Parisi) a Istanbul alimenta i dubbi. A complicare la decisione c’è il fatto che anche Valeria Caracuta, tormentata da un problema muscolare agli addominali, non è al meglio: si deciderà soltanto all’ultimo per l’utilizzo di una delle due. Per il resto, nella vigilia della Unendo Yamamay (che si è trasferita da venerdì al Palace Hotel di Varese) i dubbi sono tutti di carattere psicologico: le farfalle vengono dal primo vero “game over” in due anni, anche se mitigato dalla festa per il terzo posto, e soprattutto partono con tutta la pressione delle favorite sulle spalle. Lo ha preannunciato Cisky Marcon ancora sul campo del Burhan Felek: “Non sarà facile staccare dopo le emozioni di Champions e al tempo stesso restare concentrate sulla Coppa”. Il bicchiere mezzo pieno lo vede invece Veronica Bisconti: “Abbiamo giocato ad altissimi livelli e acquisito nuove certezze, dobbiamo andare in campo sicure come abbiamo fatto in Turchia”.

VELJKOVIC O GARZARO – Per la MC-Carnaghi, salvo inconvenienti dell’ultim’ora, la formazione di partenza è già fatta: l’unico dubbio riguarda la coppia da schierare al centro. Stefana Veljkovic era stata la migliore in campo a Pesaro, prima partita dell’era Chiappafreddo, con ben 7 muri; da allora, però, è passato un mese e la serba non è più scesa in campo, lasciando il posto a Garzaro per problemi fisici (caviglia e addominali) ma anche per scelta tecnica, come contro Giaveno. Che decisione prenderà il nuovo tecnico di Villa per la sfida di Coppa? La fisicità di “Fefi” potrebbe essere un bel grattacapo per Busto, che com’è noto non è squadra di giganti. Sulla partita peserà ovviamente il fattore preparazione – la MC Carnaghi ha avuto ben 12 giorni di libertà per avvicinarsi alla sfida – ma anche quello mentale: per le biancoblu, sfumati gli obiettivi Supercoppa e Champions, quello di Varese è il vero grande appuntamento della stagione. Un risultato importante – cioè: la vittoria – potrebbe valere moltissimo anche per il futuro della società, dopo le turbolenze della prima parte di stagione. Chiarissime le parole di Giulia Rondon in sede di presentazione: “Non dobbiamo concentrarci su Busto, vogliamo arrivare in finale e vincere il trofeo”. E Katarina Barun aggiunge: “Possiamo farcela, dobbiamo solo entrare molto forte nella partita”.

MURO O RICEZIONE – “Addio Mikasa”: questo il primo messaggio su Facebook di Giulia Leonardi al ritorno dalle finali di Istanbul. Un chiaro segno di quanto il pallone utilizzato in Europa (e per la verità in tutto il mondo, Italia esclusa: un equivoco da sciogliere al più presto) abbia minato le sicurezze della ricezione bustocca e condizionato tutto il gioco della Yama. In Coppa sarà un’altra storia, lo sa anche Caterina Bosetti: “Dobbiamo assolutamente battere bene per impedire al palleggiatore di dare palla al centro. Busto è una squadra completa, senza un elemento che emerga sugli altri, ma le due centrali sono giocatrici importanti e possono metterci in difficoltà”. Con palla staccata, invece, aumenterebbero i problemi per la banda di Parisi contro un muro che, già di per sé, è nettamente il più forte della serie A1: più di 3 a set in campionato, una media impressionante. La MC Carnaghi deve anche preoccuparsi di limitare la sua naturale discontinuità e di ritrovare l’apporto di Klineman, decisamente sottotono nelle ultime gare. A pieno regime l’americana può essere davvero un fattore della partita: “A Villa toglierei una tra lei e Bosetti, non so decidere” ammette Veronica Bisconti. Che a sua volta può costituire una delle armi in più per Busto: non dimentichiamo che a decidere il derby di campionato è stata una “seconda linea” di lusso come Gilda Lombardo…

LE ALTRE – La seconda semifinale, sabato alle 20, vedrà di fronte Piacenza, finalista lo scorso anno, e l’emergente Bergamo. La Foppapedretti, rivelazione della prima parte della stagione, attraversa un periodo di difficoltà culminato nella sconfitta casalinga di domenica scorsa con Giaveno; i problemi sono legati soprattutto all’assenza di Valentina Diouf, bomber della squadra, per un fastidio alle vertebre cervicali. Il suo eventuale recupero può fare la differenza. La Rebecchi, unica non lombarda tra le finaliste, con Caprara in panchina sembra avere una marcia in più: se ricezione e difesa tengono, le frecce a disposizione di Ferretti sono davvero tante.
Domenica alle 14 si gioca anche la finale di Coppa di serie A2 tra le sorprese Pomì Casalmaggiore e IHF Frosinone, rispettivamente seconda e quarta in campionato: in campo anche due ex di Busto, da una parte Lucia Bacchi e dall’altra Barbara Campanari. Curiosità: i due tecnici, Cuello e Martinez, sono entrambi argentini. Sarà contento il nuovo pontefice…

IL PROGRAMMA DELLE FINALI

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 15 Marzo 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.