Galliani e il Milan: “Il calcio è come il cinema”

L'amministratore delegato dei rossoneri a Castellanza per parlare di management dello sport agli studenti dell'università Cattaneo. Il convegno ha fatto il punto sul business del calcio tra crisi e sviluppo

Adriano Galliani, Andrea Traverso, Maurizio Beretta ed Ernesto Paolillo che equivale a dire il gotha del calcio italiano ed europeo riunito alla Liuc di Castellanza per parlare di industria del calcio tra crisi e sviluppo. L’aula dell’università castellanzese ha fatto fatica a contenere studenti, dirigenti sportivi e giornalisti per questo convegno che ha fatto il punto sulla situazione economica del calcio italiano paragonato ai modelli di sviluppo europei. Un momento importante quello di oggi, lunedì, voluto da Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter fino a settembre dello scorso anno e ora docente della Liuc nel neonato corso di laurea in Management dello Sport. 

Momento clou della giornata di riflessione sul mondo del calcio, analizzato dal punto di vista economico, è stato l’intervento dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, manager di lungo corso che ha vinto tutto con i rossoneri dal 1986 ad oggi. Galliani ha fatto un parallelismo tra il mondo del calcio e quello del cinema: «Sono due modelli di business molto simili – ha detto – per questo Berlusconi ha ottenuto così tanti successi». Galliani ha raccontato la sua esperienza partendo da quando il Cavaliere lo ha chiamato alla corte del "Diavolo" per rilanciare il blasone appannato che aveva appena acquistato: «Ho iniziato pagando i conti del salumiere di Solbiate Arno – ha detto scherzando ma neanche troppo il manager – la società aveva due istanze di fallimento ma Berlusconi disse ai giornalisti dell’epoca che avrebbe vinto tutto nel giro di pochi anni e avrebbe portato il Milan ad essere campione del mondo, tutti i cronisti risero di lui».

Da allora il Milan ha inanellato una serie di successi che ne fa la squadra più vincente in Italia e in Europa tutt’oggi: «Dal 1986 abbiamo vinto 13 trofei internazionali e 15 nazionali – ha detto – tutto questo è stato possibile solo con la passione per questo sport. Ai ragazzi del corso di Management dello Sport dico che se non avete la passione per lo sport non potrete essere dei buoni manager». Galliani ha parlato a braccio ed è stato applaudito convintamente dalla platea. Il convegno ha visto, oltre all’intervento di Galliani, quello del rettore Valter Lazzari, del professor Paolillo, del presidente della Lega Nazionale Professionisti di Serie A Maurizio Beretta, del capo del settore del Fair Play finanziario della Uefa Andrea Traverso. Si è parlato, appunto, dei conti dei club sportivi, della sostenibilità del modello di business, della questione degli stadi di proprietà e dei diritti televisivi. Il tutto in un momento di forte crisi economica dei club europei che si sono triplicate dai 600 milioni di euro del 2007 ai quasi 2 miliardi dell’ultima rilevazione.

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Pubblicato il 25 Marzo 2013
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