“Il gioco d’azzardo apre la porta a malattie e mafie”

Anche il sindaco Fontana alla conferenza dei sindaci contro il gioco patologico: «lo stato deve supportare la nostra lotta con una legge quadro che regoli il fenomeno"

Da una parte c’è quella voglia di vincere e giocare che a volta diventa patologia e distruzione; dall’altra, adesso, ci sono gli amministratori locali finalmente uniti.
Dalla parte del gioco ci sono spesso i fenomeni che i nostri paesi e le nostre città hanno imparato a conoscere ma non a fronteggiare: c’è il gioco privo di conseguenze, ma c’è purtroppo anche il gioco compulsivo, patologico. Quello che spinge le persone a rischiare tutto, a giocarsi tutto e a rivolgersi ad aguzzini e strozzini per avere di più e giocarsi anche quello. Non sono più un mistero le conseguenze devastanti del gioco d’azzardo, le famiglie rovinate, l’indebitarsi di chi perde soldi e lavoro. Sono però più difficili da cogliere i risvolti sociali che comportano: nell’ambito famigliare, nell’ambito sanitario, ma anche nell’ambito di realtà cittadini che vedono spalancarsi le proprie porte alla criminalità organizzata.
Questa mattina, presso Fieramilanocity, all’interno della fiera nazionale del consumo critico “Fà la cosa giusta!”, si sono ritrovati i sindaci che da settimane portano avanti la battaglia del “manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” per porre all’attenzione del parlamento e della società una serie di misure urgenti da adottare per fermare la piaga del gioco patologico.
Un impegno che vuole trasformarsi in proposta di legge popolare e movimento di pressione sul Parlamento per cambiare le cose.

Rivolgersi in alto: è questa la priorità dei sindaci che stanno facendo rete contro il gioco d’azzardo perché combattere il problema dal basso è molto difficile: «non possiamo continuare a fare i don Chisciotte sul territorio se poi la legge spiana la strada alle sale giochi – sipiega il sindaco di Corsico Maria Ferrucci che però invita comunque gli amministratori locali a non desistere -. Spesso non possiamo vietare l’apertura delle sale giochi sui nostri territori e allora, a chi mi chiede di poterle aprire, io rispondo: venite pure ma vi renderemo la vita impossibile». Sono questi gli strumenti sui quali i sindaci adesso possono contare «controlli continui, verifica delle persone che frequentano le sale giochi: tutto va bene per dissuadere questo tipo di imprese».
Dal basso la battaglia legale può intraprendere solo una strada molto impervia: «noi abbiamo provato a fare ordinanze per bloccare il fenomeno – spiega il sindaco Attilio Fontana in rappresentanza della città di Varese ma anche dell’Anci -, il problema è che tutte le nostre iniziative vengono impugnate e annientate dai tribunali amministrativi. Senza una legge quadro, che oggi chiediamo con forza, è difficilissimo intervenire».


I dati forniti dall’amministrazione Autonoma Monopoli di Stato
, che controlla e regola l’intero comparto dei giochi, a ottobre 2012 confermano una grandissima espansione del gioco d’azzardo in tutte le Regioni d’Italia con il primato in Lombardia di 1283 milioni di euro, con 132,31 euro di spesa procapite.

Con questi volumi in tutta Italia il gioco d’azzardo rappresenta la terza industria italiana con il 3% del Pil nazionale, 5mila aziende, 120mila addetti e 400mila slot machine sparse su tutto il territorio. L’Italia detiene il 15% del mercato europe di questo settore grazie a 15milioni di giocatori abituali, dei quali 2 milioni a rischio patologico e 800mila già malati. Per curarli sono necessari circa 6 miliardi l’anno mentre le tasse incassate dallo stato circa 8 miliardi.
Ma la dipendenza non è il solo problema, da quanto emerge dalla testimonianza di sindaci: «attorno al gioco si crea un vero e proprio indotto della disperazione, spesso nelle mani della criminalità organizzata grazie al ricorso agli usurai e al riciclaggio».
Del resto le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della società, nelle quali fanno presa anche le mafie diffuse sul territorio. Il gioco lecito è diventato uno dei settori di maggiore interesse per il riciclaggio: è un continuo fioccar di sale bingo per il lavaggio del denaro sporco proveniente da altre attività illecite. Ma sono soprattutto le slot ad interessare i clan: sono diffuse capillarmente e consentono anche un presidio sul territorio.

Tutte le informazioni sulla battaglia dei sindaci sul sito della scuola delle buone pratiche

Ecco i Comuni primi firmatari:
Corsico (MI), Lecco, Crema (CR), Sesto San Giovanni (MI), Cinisello Balsamo (MI), Rho (MI), Desio (MB) Vanzaghello (MI), Paderno Franciacorta (BS), Cornaredo (MI), Gromo (BG), Ponte Lambro (CO), Montecalvo Irpino (AV), Mesero (MI), Osnago (LC), Cavenago in Brianza (MB), Castiglione d’Adda (LO), Malegno (BS), Cologno Monzese (MI), Cassano Magnago (VA), Binasco (MI), Prevalle (BS), Rezzato (BS), Liscate (MI), San Donato Milanese (MI), Cosio Valtellino (SO), Canegrate (MI), Corbetta (MI), Gazzada Schianno (VA), Carpiano (MI), Dresano (MI), Olgiate Molgora (LC), Vimodrone (MI), Pogliano Milanese (MI), Padenghe sul Garda (BS), San Giuliano Milanese (MI), Dovera (CR), Mandello del Lario (LC), Zeccone (PV), Azzate (VA), Visano (BS), Pioltello (MI), Piacenza, Milano

ai quali si sono aggiunti:
Azzano San Paolo (BG), Bresso (MI), Castione della Presolana (BG), Codogno (LO), Marcignago (PV), Novate Milanese (MI), Noviglio (MI), Palazzolo sull’Oglio (BG), Pieve Fissiraga (LO), Predappio (FC), Vaprio d’Adda (MI), Villa San Giovanni (RC), Lacchiarella (MI), Mezzago (MB), Caorso (PC), Cormano (MI), Peschiera Borromeo (MI), Lucignango (AR), Nova Milanese (MI), Valbondione (BG), Imbersago (LC), Albizzate (VA), Ardesio (BG), Brolo (ME), Tortorici (ME), Capriano del Colle (BS), Spino d’Adda (CR), Vittuone (MI), Paderno Ponchielli (CR), Verano Brianza (MB), Santhià (VC), Monza, Lentate sul Seveso (MB), Villanuova sul Clisi (BS), Cerete (BG), Curno (BG), Ladispoli (RM), Azzone (BG), Curtatone (MN), Cardano al Campo (VA), Settala (MI), Barzago (LC), Barzanò (LC), Bulciago (LC), Casatenovo (LC), Cassago Brianza (LC), Cremella (LC), Missaglia (LC), Monticello Brianza (LC), Sirtori (LC), Viganò (LC), Pessano con Bornago (MI), Valgoglio (BG), Cernusco sul Naviglio (MI), Oliveto Citra (SA), Settimo Milanese (MI), Castelletto sopra Ticino (NO), Campodolcino (SO), Chiavenna (SO), Gordona (SO), Madesimo (SO), Menarola (SO), Mese (SO), Novate Mezzola (SO), Piuro (SO), Prata Camportaccio (SO), Samolaco (SO), San Giacomo Filippo (SO), Verceia (SO), Villa Chiavenna (SO), Pontirolo Nuovo (BG), Ne (GE), Paullo (MI), Provincia di Siracusa, Treviolo (BG), Pregnana Milanese (MI), Carbonia (MI), Castellanza (VA), Samarate (VA), Cadeo (PC), Rescaldina (MI), Castelvetro Piacentino (PC), Montefalcone nel Sannio (CB), Viadana (MN)

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Pubblicato il 15 Marzo 2013
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