Raffaele Cattaneo presidente del Consiglio regionale

Un altro varesino, dopo Attilio Fontana allo scranno più alto dell'assemblea. La nomina al quarto scrutinio con 49 voti

raffaele cattaneoE’ alla quarta votazione, passate le 11.30, che il consigliere varesino Raffaele Cattaneo, Pdl, viene eletto presidente del Consiglio Regionale. 
Cattaneo, 51 anni, sposato, 3 figli, vive a Varese. E’ stato assessore alle infrastrutture e trasporti della precedente giunta regionale. Un altro varesino, dopo Attilio Fontana (nel 2000 è stato eletto consigliere regionale della Lombardia, venendo poi eletto presidente del Consiglio regionale, carica che manterrà fino al 2005, fonte: wikipedia), a presiedere il Consiglio Regionale lombardo.
Dopo le prime tre votazioni dove occorreva la maggioranza qualificata dei 2/3, Cattaneo si è aggiudicato lo scranno più alto del Consiglio con 49 voti. I presenti sono stati 80, i votanti 80, la maggioranza assoluta richiesta era di 41 voti. Le schede bianche sono state 20, le nulle, 2. Il secondo più votato è stato il consigliere del Movimento 5 Stelle Eugenio Casalino con 9 voti.
Successivamente sono stati eletti i vice presidenti del Consiglio.

Nel suo discorso all’Aula Cattaneo ha fatto riferimento a valori come l’imparzialità, la carità e il potere, "inteso come potere di poter fare". Nel suo discorso ha toccato le figure di Paolo VI, Papa Francesco e del suo omonimo milanese – il filosofo Carlo – e Vincenzo Gioberti.

Tre i principi guida, nel suo intervento: la sobrietà ("il buon esempio deve partire da noi"). L’ascolto ("ascoltiamo i cittadini e non facciamo cadere dall’alto le decisioni"). E il nuovo regionalismo. "La costruzione di una prospettiva politica per la lombardia nasce prima delle Regioni – ha detto Cattaneo – , ma nel pensiero di Don Luigi Sturzo".
Il presidente dell’assemblea ha inoltre riconosciuto il ruolo della Lega Nord che ha avuto il merito di inserire nell’agenda politica il tema del federalismo. "Compito storico della Lombardia, quello di costruire un’Europa dei popoli e delle regioni".
Nel suo discorso si è pure soffermato sui costi della politica ("presto una revisione delle norme sui rimborsi") e sulla necessità di un’equa giustizia.
Tra le novità il palazzo Pirelli inteso come un “palazzo aperto”, “la casa dei lombardi”, e quindi un edificio al servizio della cittadinanza, dove la gente di Lombardia e i consiglieri potranno confrontarsi e incontrarsi. Specifiche iniziative valorizzeranno anche la dimensione culturale dando spazio “alla bellezza e alla sua funzione positiva di richiamo al bene”. “Abbiamo bisogno – ha detto Cattaneo- che venga valorizzato anche il buono della politica. Insieme ai consiglieri, perciò, sceglieremo e faremo conoscere esempi e casi di politica che produce risultati positivi”.
Siamo chiamati a “un lavoro corale, paziente e indefesso, che ha bisogno del contributo di tutti”, ha concluso Cattaneo, che ha ricordato la richiesta di Sant’Ambrogio a coloro che vogliono collaborare al governo e all’amministrazione pubblica : “Niente è così utile come farsi amare”. “Impariamo a farci amare per la giustizia e l’utilità del nostro operato”.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Marzo 2013
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