Socialità e buoni sapori da provare, cresce “Gaspensa”

Il gruppo d'acquisto solidale gallaratese si è costituito da sei mesi e sta funzionando bene, con nuovi soci, persone interessate, acquisti da piccoli produttori

Spostar cassette di legno con gli amici, anziché stare in coda al supermercato; compilare una lista sapendo i nomi di chi coltiva sul campo, anziché fidarsi solo di un codice a barre. Al Gas (gruppo d’acquisto solidale) la spesa settimanale è un momento di socialità e l’operazione convince: il neonato gruppo "Gaspensa", di base a Gallarate, in sei mesi ha raccolto una quarantina di associati e ogni due settimane smista trecento chili di merce, «tra prodotti agricoli e trasformati» spiega Cristina Rizzelli, referente del gruppo (nato da un incontro nel maggio 2012 e costituitosi in associazione in autunno) . «Frutta, verdura, ma anche succhi di frutta e passate, spesso prodotti dalle stesse aziende agricole». Dei quaranta soci, in media una trentina di persone fanno ordini ad ogni "giro", vale a dire ogni due settimane. Si ordina la domenica, si ritira il sabato dopo, lo smistamento avviene in un salone comunale ad Arnate: chi è di turno per lo smistamento (si fa ogni due mesi circa) è impegnato per un’oretta, per gli altri il ritiro delle cassette è affare di pochi minuti, anche se poi ci si ferma comunque a far chiacchere e a discutere un po’ di tutto, di certo non solo di quanto sono buone le susine o di come cucinare il carciofo sardo. E se l’incontro non basta, la discussione va avanti anche su Facebook, sulla pagina usata tra l’altro anche per condividere ricette.

Al gas c’è chi acquista solo per sé (famiglie, ma anche single) e chi aggiunge anche i prodotti per i suoceri o per la coppia di amici che, incuriosita, vuole provare una delle tante varietà di frutta e verdura proposte dai produttori biologici.  Fino ad oggi Gaspensa ha acquistato prodotti in gran parte dal Consorzio Aequos, che runisce decine di gas in provincia e che garantisce la qualità sulla base di parametri molto precisi (a partire da coltivazione biologica e qualità del lavoro). Prima di Natale, però, il gruppo ha acquistato anche olio d’oliva da un piccolo coltivatore e produttore artigianale di Bernalda, in provincia di Matera. E ora si pensa ad un acquisto di riso,  da un produttore piemontese: gli "esploratori" del gruppo stanno già sondando alcune aziende agricole in Piemonte. Perché il bello è che il gas si fa anche sul campo, nel vero senso della parola.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Marzo 2013
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