Una vita tra i costumi per la giovane stylist e modella Beatrice Garzia

Il volto di Eva di Giovanni Verga per l’edizione ebook Libri da leggere ha i tratti, belli ed incisivi, di Beatrice Garzia fotomodella e costumista, musa di Andrea Piacquadio, giovane fotografo internazionale cresciuto a Busto Arsizio.
Il loro sodalizio dura da circa un anno e insieme hanno realizzato diversi servizi fotografici diventati copertine di libri, come il già citato Eva o “una Vita” di Italo Svevo, copertine di cd e diverse pubblicità.

Proprio in questi giorni sono di ritorno da Budapest per realizzare un servizio fotografico in un Hotel e in giro per la città.

Ventisette anni, Beatrice, di origini varesine, si divide tra il lavoro di modella e costumista stylist. Un mestiere molto particolare, la cui passione nasce già durante gli studi di scenografia al Naba di Milano, maturato con stage in alcune delle maggiori sartorie di Roma ed esperienze in Australia e Londra.

Cosa vuol dire essere costumista?
La costumista si occupa di scegliere gli abiti di scena degli attori o dei modelli. Si scelgono i dettagli, l’abbinamento e l’impronta di stile che si vuole dare. Dove si recita una scena c’è una costumista. Che sia un film, una pubblicità, uno spettacolo teatrale, un servizio fotografico.
Spesso creo gli abiti da zero (come nel caso dell’abito con le orchidee sotto ndr) scegliendo la stoffa e gli accessori e cucendo il modello.

Dove scegli i vestiti?
Solitamente per il noleggio degli abiti visito in diverse sartorie dove si trovano costumi di tutte le epoche fino ai nostri anni…e in base all’epoca da rappresentare che può essere Rinascimento, Settecento, anni ’70 si ri-crea scegliendo e ri-assemblando taglie, misure e colori l’atmosfera e lo spirito del tempo…

Beatrice Garzia vanta già prestigiose collaborazioni come assistente costumista per lo spot di Enel con la regia di Benito Montorio e lo spot di Banca Mediolanum o la tappa milanese dell’ultimo film di Daniele Lucchetti “Storia mitologica della mia famiglia”. Accanto ad esperienze di stylist di pubblicità dedicate la mercato straniero.

Tu sei anche modella, come concili le due professioni?
In alcuni casi per lo stesso servizio in cui poso sono anche costumista e il lavoro raddoppia, in altre situazioni faccio solo la modella. In entrambi i casi sono lavori, intensi che durano pochi giorni ma con molte ore di lavoro.

Tra i due lavori quale preferisci?
Sono entrambi affascinanti. Come costumista ho una carriera più lunga davanti e poi mi permette maggiormente di dare sfogo alla mia creatività. Quando sono in giro per il mondo amo frequentare i negozi vintage e i mercatini, dove spesso compro gli abiti che poi uso nei miei servizi.

È il caso del costume settecentesco indossato nel servizio fotografico qui pubblicato.

Dove lo avete realizzato?
Il lavoro finale nasce da un grande lavoro di post produzione. Andrea lavora con le modelle principalmente in studio, mentre le scene in esterno sono scattate nelle più diverse e varie situazioni. In questo caso è una campagna nei pressi di Novara e la volontà era quella di scegliere un’ambientazione vecchia, in disuso in mezzo alla natura. Spesso però gli scenari dei servizi sono le grandi città come Dresda, Berlino, Praga o Parigi.