Addio, “uomo unico e straordinario”

Tanti i messaggi per l'ultimo saluto all'imprenditore che ha portato il nome di Varese nel mondo

ottavio missoni"Un imprenditore che ha espresso in modo mirabile tutti quei valori che vengono riconosciuti alla migliore imprenditoria italiana: creatività, coraggio, visione, coinvolgimento della famiglia e dei collaboratori nell’impresa. E’ stato uno dei più grandi ambasciatori del made in Italy nel mondo. Sarà per tutti, insieme alla moglie Signora Rosita, alla quale siamo vicini, un grande esempio di dedizione al lavoro. Una presenza che ci mancherà, con il conforto, peraltro, di sapere che sulla strada da lui tracciata oggi camminano tanti altri imprenditori che hanno fatto propria la consapevolezza di non essere secondi a nessuno, nel mondo, e l’importanza di fare, del mondo, l’orizzonte della propria impresa". Questo il commento di Giovanni Brugnoli, Presidente Unione degli Industriali della Provincia di Varese dopo aver appreso della morte dell’imprenditore Ottavio Missoni.

“Con Ottavio Missoni ci lascia – ha detto Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio – una delle più belle espressioni della capacità tutta varesina di coniugare il saper fare artigiano con le competenze gestionali di un vero capitano d’industria. Come Camera di Commercio, abbiamo avuto il piacere di avere la sua azienda quale ospite d’onore alle Ville Ponti in occasione dell’edizione 2010 della Mostra dell’Artigianato Artistico”.

Tra i commenti del mondo della politica: "Cordoglio per la morte di Ottavio Missoni, un uomo di genio e grande umanita’ che la Lombardia onorera’ degnamente". Lo twitta il governatore lombardo e leader della Lega Roberto Maroni.

“Ottavio Missoni scomparso schiacciato dal dolore. Grande "Tai" da esule giuliano a uno dei più grandi imprenditori lombardi”. Con queste parole il Presidente del Consiglio regionaleRaffaele Cattaneo (PdL) ha ricordato su Twitter (@Cattaneo_R) lo stilista scomparso questa mattina.

"Esprimo profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa di Ottavio Missoni, uomo di sport, imprenditore di talento, persona di grande umanita’. Missoni, legatissimo alla sua Dalmazia, da molti anni era impegnato, con successo e generosita’, nel lavoro, nel sociale e nella cultura nella comunita’ di Sumirago e del varesotto, onorando l’immagine dell’Italia nel mondo". Lo dice Daniele Marantelli, deputato democratico ed esponente Pd di Varese.

"Con la morte di Ottavio Missoni scompare uno dei padri della moda italiana, che rappresenta quel made in Italy su cui poggia parte della fortuna del nostro Paese. Sono vicino alla famiglia in questo momento di dolore per l’Italia e per il Varesotto. Quando si parla di crescita e occupazione, bisognerebbe imparare qualcosa da questi uomini straordinari. Ottavio Missoni è stato campione nello sport e campione nel lavoro. E ha saputo diventare un imprenditore di successo creando un marchio unico e inconfondibile, simbolo della fantasia artigiana italiana nel mondo". Lo afferma Lara Comi coordinatore provinciale del Pdl di Varese ed europarlamentare.

”Mi piace pensare a Missoni parafrasando una canzone di Mina, ‘colori, colori, colori’. L’arcobaleno che usciva dalle sue creazioni ci hanno regalato l’immagine di un uomo allegro che ha saputo portare la ‘sua’ moda a livelli mondiali. Le maglie e gli abiti che ha creato gli hanno donato l’eternita’". Cosi’ il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. 

"Milano e la Lombardia, sua patria d’adozione, hanno oggi perso un grande e positivo esempio di imprenditorialità". Con queste parole Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano e di Confcommercio Milano esprimo il suo cordoglio "per la scomparsa dell’amico Ottavio".
"Nelle sue creazioni ha saputo unire tradizione, qualità artigianale e genio innovativo inventando uno stile unico e inconfondibile, un pilastro della moda italiana nel mondo. E proprio da Milano, da sempre vetrina del "Made in Italy", Missoni ha scelto di partire nel lontano 1976 per promuovere le sue creazioni con l’apertura della sua prima boutique" ha concluso Sangalli.

"Oggi è un giorno triste, ci ha lasciato un amico e un illustre varesino d’adozione. Ottavio Missoni oggi esce dalle nostre vite ed entra nella leggenda. A Ottavio e alla famiglia Missoni mi lega un sentimento di stima e simpatia, comune a tutti coloro che avevano conosciuto l’estro colorato e frizzante di un imprenditore e di un uomo unico e straordinario. Sportivo di grande valore, uomo semplice e schietto, co-fondatore – assieme alla moglie Rosita – di un’impresa e di un marchio di grande successo, Ottavio aveva caratteristiche umane di quei ‘capostipiti’ leggendari. Alla moglie Rosita, ai figli e ai nipoti il mio personale cordoglio e la vicinanza di tutti i varesini."
A dichiararlo è l’ex Presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni che nel 2003 conferì proprio a Ottavio Missoni il premio "Provincia di Varese " e che, con Missoni e i Fichi d’India scrisse "Varese Provincia d’Autore", libro tradotto in 11 lingue.

«Ottavio Missoni ha saputo creare uno stile fatto di genio e concretezza. Ha dato colore alla moda, contribuito in maniera significativa alla diffusione del Made in Italy, ha fatto della nostra terra la culla della sua impresa, interpretando al meglio, da cittadino di questa provincia, i valori profondi della nostra gente. Atleta in gioventù, imprenditore per tutta la vita, Missoni lascia in tutti noi un vuoto difficile da colmare, ma anche il solido ricordo di un uomo capace di cogliere, vincere e rilanciare le sfide del presente». Questo il pensiero del Commissario straordinario della Provincia di Varese Dario Galli alla notizia della morte di Ottavio Missoni.

Con Ottavio Missoni si spegne un maestro e un padre del ‘Made in Italy’ che ha fatto del colore e delle linee geometriche un segno di stile distintivo e apprezzato in tutto il mondo”: così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design del comune di Milano Cristina Tajani esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dello stilista avvenuta questa mattina. “La lezione di stile – conclude Tajani – portata avanti da Missoni, in oltre quarant’anni di attività, ha indiscutibilmente determinato la storia e il successo della moda italiana, una storia che oggi continua grazie alla sua famiglia che saprà proseguire quell’originalità di colori, forme e design che ha reso celebre la maison”.

Con Tai va via un leader indiscusso del Made in Italy e un’icona di doti umane, imprenditoriali e sportive del nostro Paese, ma resta la sua opera indissolubilmente legata ad una grafica originalissima e moderna, divenuta nel mondo quasi un secondo tricolore per l’Italia”. E’ questo il ricordo di Laura Biagiotti di Ottavio Missoni, raccontato dalla stilista in una nota. ”Tai Missoni non era soltanto un collega – rammenta la ‘regina del cachemire’, pioniera della moda italiana assieme ad un ristretto gruppo di stilisti che comprendeva anche i coniugi Missoni – ma assieme a Rosita sono stati gli amici di una vita. Gli esordi attorno agli anni ’70 ci hanno avvicinato professionalmente e umanamente nelle prime sfilate milanesi del dopo Pitti, in una stagione meravigliosa e irripetibile per la moda italiana”. ”Ho sempre ammirato in Tai l’energia vitale – conclude la stilista – la gioia di vivere, la capacità di condurre famiglia e azienda in un ambiente unico e un po’ magico fatto di creativita’, originalità e soprattutto spirito di corpo”

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Pubblicato il 09 Maggio 2013
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