Amici e compagni salutano Sergio Asietti
Ai funerali le testimonianze di chi ha vissuto le battaglie politiche e ambientali, ma anche il ricordo della passione per la bicicletta e l'impegno per i bambini di Chernobyl
Cassano Magnago dà l’addio Sergio Asietti, con la messa nella chiesa di Santa Maria. Moltissime le persone accorse per l’ultimo saluto, compresi i rappresentanti delle associazioni che Sergio aveva aiutato nella sua longeva carriera d’attivista. «Siamo qui perché ha aiutato tutti noi, è un dovere per noi esserci quest’oggi» spiega Giovanni Monni del comitato alluvionati, uno dei primi a sorgere a Cassano. Gli fa eco Barbara Meggetto direttrice di Legambiente Lombardia e cittadina di Cassano: «Sergio è stato tra i fondatori del nostro circolo cittadino, e mi piace ricordare le battaglie e i bei momenti che abbiamo vissuto in questi anni. Voglio ricordarlo con i bambini di Chernobyl quando portammo avanti il progetto accoglienza. Quando c’era bisogno lui c’era sempre. È una grave perdita». Emilio Magni, presidente di Legambiente Gallarate, sottolinea invece il merito che Asietti ha avuto nel rendere la sezione di Cassano molto attiva anche rispetto ad altri circoli, «tutto grazie al suo essere sempre costruttivo e mai polemico».
Oltre alle associazioni non poteva mancare la presenza di chi ha affiancato la vita politica dell’uomo, Asietti fu infatti presidente dell’azienda municipalizzata cassanese delle farmacie e fu candidato sindaco per il centrosinistra nel 1993. «Si iscrisse al Pci quando io ero il segretario cittadino- ricorda Adriano Montagnoli– si è dedicato proficuamente alla politica. Ha gestito in maniera impeccabile la municipalizzata di cui era direttore e fu scelto come candidato sindaco in una sinistra spaccata dopo la svolta della Bolognina per il suo carattere unificante. Nella politica come nella vita fu trasparente nessuno potrà mai rimproverargli niente». Arriva poi la testimonianza di Mauro Zaffaroni, il segretario cittadino del PD era molto legato ad Asietti perché suo amico,oltre che coetaneo, e per l’aver vissuto a braccetto l’esperienza politica del defunto. «Dal punto di vista umano ci lascia una persona buona, pacata e generosa. Voglio ricordare un pregio che gli ho sempre invidiato negli anni dei consigli comunali che abbiamo affrontato insieme. Non ha mai perso le staffe nonostante avesse idee ferme, credo sia il simbolo migliore per spiegare la sua bontà d’animo».
Al funerale era presente anche Ivan Basso imparentato per parte di madre con Sergio. Proprio Sergio ha seguito i primi passi del campione facendolo iscrivere al gruppo sportivo S.Pietro, prima squadra in cui Basso ha militato. Il grande amore per la bicicletta ha sempre caratterizzato la vita di Asietti: per l’ultimo viaggio lo ha accompagnato anche una delle magliette che utilizzava nelle sue uscite in bici.
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