Area industriale e Centro Manzoni in consiglio, due sì attesi

Entrambe approvate le due delibere di peso del consiglio comunale di venerdì sera. Via libera al privato sociale nella gestione del centro sperimentale educativo per disabili e un aiuto concreto alle imprese dell'area industriale

Sì all’ingresso del privato sociale nella gestione del Centro Sperimentale Educativo Manzoni e via libera alla delibera che permette ai proprietari dei capannoni dell’area industriale di Sacconago di mettere "al sicuro" gli edifici da possibili momenti di sofferenza queste le due decisioni importanti approvate dal consiglio comunale di Busto Arsizio nella sua seduta di ieri sera, venerdì. Tiro incrociato con un inedito asse Sablich (M5S) – Speroni (Lega Nord) per ottenere la possibilità di discutere gli emendamenti alle delibere anche durante il consiglio comunale, ridimensionando di fatto uno degli ambiti di discrezione del presidente del consiglio comunale Cornacchia, contrario alla proposta di delibera. Un punto a favore di Speroni nel duello ormai abituale tra l’ex-presidente del consiglio comunale e l’attuale.

Tornando al centro sperimentale educativo Manzoni c’era una certa attesa per questa delibera che, sostanzialmente, toglie al Comune la gestione diretta della struttura e permette l’affidamento tramite convenzione ad una azienda privata che opera nel settore del cosiddetto privato sociale. Secondo questa delibera, approvata con i voti della sola maggioranza più il centrista Rossi e l’astensione del Pd, il privato dovrà garantire almeno 100 mila euro di investimenti nella struttura e rispettare la convenzione per il periodo che verrà stabilito. 

Dopo mesi di attesa, inoltre, è stata approvata la delibera che permette alle imprese operanti nell’area industriale di Sacconago, su terreni in concessione, di scindere la proprietà immobiliare dalla società originaria oppure di creare una nuova società entro la quale far confluire la proprietà delle mura. La delibera è stata più volte rimandata perchè potesse essere limata in maniera tale da non andare a favorire situazioni elusive ma solo cautelative e per questo sono stati stabiliti precisi criteri da rispettare per poter procedere in questa operazione.

Toni accesi, poi, sulla delibera di Giamapolo Sablich che chiedeva una modifica al regolamento integrata da un emendamento del consigliere leghista Speroni sul quale Sablich ha espresso parere positivo: l’obiettivo, centrato con i voti di Pdl-Lega-M5S, era quello di dare la possibilità ai consiglieri di discutere (con annesso parere dei dirigenti, ndr) gli emendamenti ad una delibera presentati durante il consiglio comunale. La proposta arriva dopo che il presidente Cornacchia, non a caso contrario a questa delibera, ha tolto la possibilità di presentarli a consiglio iniziato. Nella discussione si è inserito anche il Pd che ha presentato un emendamento ulteriore (presentato in commissione la sera prima ma bocciato dal parere dei dirigenti) che sostanzialmente ricalcava quello di Speroni.  Il Pd ha votato contro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Maggio 2013
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