Avvocati in sciopero contro la taglia tribunali

Anche i colleghi di Varese aderiranno alla mobilitazione per protestare contro i tagli delle sedi distaccate

luino tribunaleL’accorpamento dei tribunali voluto dal governo Monti non piace agli avvocati che domani, e dopo, 29 e 30 maggio organizzano a Roma una manifestazione per protestare contro la riforma Severino. Protesta che arriva anche a Luino: secondo la razionalizzazione prevista dalla legge, la sede distaccata del Tribunale chiuderà il prossimo 13 settembre.
Lo sciopero è stato indetto nell’aprile scorso dall’Organizzazione Unitaria dell’Avvocatura (Oua) contro la riforma della geografia giudiziaria ritenuta palesemente contraria agli interessi del territorio e delle popolazioni ivi residenti. E’ con questo spirito che gli Avvocati del Foro di Luino protesteranno il 29 e 30 maggio contro la riforma che prevede la chiusura del Tribunale di Luino alla data del 13 settembre, come spiega una addetta ai loavori:
"Siamo contenti che anche gli Avvocati di Varese aderiranno allo sciopero – dichiara l’Avvocato Simona Ronchi, tra l’altro Consigliere Comunale del Comune di Luino – Una solidarietà che in precedenza non avevamo avuto. La speranza è che il Governo sospenda gli effetti della riforma allo scopo di studiare soluzioni migliorative”.
L’attuale amministrazione comunale Luinese, retta da Andrea Pelllicini, ha più volte manifestato il dissenso rispetto alla decisione della chiusura, dopo le battaglie combattute dal padre, senatore Piero Pellicini, negli anni scorsi. La la giunta comunale ha cercato, lo scorso aprile, di mantenere una sorta di “punto giustizia” nella zona di Voldomino, accollandosi i costi del Giudice di Pace, spostando nella sede giudiziaria gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, lo sportello della Camera di Commercio e il Centro per l’impiego. L’amministrazione si è anche appellata alla Regione che, nella scorsa legislatura, ha approvato una mozione per salvare alcune sedi staccate ritenute essenziali. Tornando allo sciopero di domani, l’Oua “si rivolge al nuovo Governo su due grandi nodi – si legge in una nota – : geografia giudiziaria e parametri. Sulla prima questione, pur ribadendo l’assoluta disponibilità a contribuire a una razionalizzazione e modernizzazione dell’organizzazione dei tribunali, delle sedi distaccate e della rete dei giudici di pace, contesta per forme e contenuti la decapitazione di oltre 1000 uffici giudiziari decisa dal precedente Esecutivo, con un intervento che è allo stesso tempo incostituzionale, sono 14 irinvii allaConsulta, e inadeguato per le finalità di risparmio prefissate e chiede innanzitutto una proroga dell’entrata in vigore del provvedimento prevista per il prossimo settembre”.

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Pubblicato il 28 Maggio 2013
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