Bellinzona ricorda i Beatles (e non solo), a suon di musica

Un lungo programma per la XIII edizione dei Bellinzona Beatles Days in programma da giovedi’ 23 a sabato 25 maggio

 Il 1973 viene unanimemente considerato come l’apogeo del “progressive” quella corrente della  musica contemporanea, nata in Inghilterra alla fine degli anni Sessanta, che ha rappresentato 

il primo originale tentativo di staccare il  rock dalle sue radici blues, di matrice americana, e di portarlo ad un livello di maggiore complessità e varietà sul fronte compositivo, melodico e armonico mediante una sua fusione con elementi provenienti da altre tradizioni, soprattutto il folk  europeo e la musica classica.
Un genere dunque coltoe che pur essendo suonato prevalentemente con gli strumenti tipici del rock è zeppo di riferimenti sia al classicismo (soprattutto al Barocco) sia al jazz: musica dunque creata non quale divertissement ma con chiare e dichiarate finalità artistiche e che, appunto, nel 1973, raggiunse il suo apice con dischi entrati nella storia quali, ad esempio, SellingEngland By The Pound dei Genesis,  The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd, TubularBellsdi Mike Oldfield, Brain SaladSurgery degli ELP. Anche sul fronte italiano (uno dei paesi in cui il “progressive” prese maggiormente piede), il 1973 fu un anno d’oro sancendo  la consacrazione internazionale della PFM e del Banco, l’affermazione di band quali gli Area (che in quell’anno pubblicarono il celebre ArbeitMachtFrei) e le Orme (Felona e Solona) ma che vide anche spuntare un po’ ovunque di band e artisti che, partendo dal “prog”, avrebbero poi trovato una stabile e duratura collocazione sul mercato: uno su tutti, Franco Battiato.
Ed è proprio partendo da questa importante ricorrenza che la Fondazione del Patriziato di Bellinzona ha impostato la XIII edizione dei Bellinzona Beatles Days in programma da giovedi’ 23 a sabato 25 maggio.
Rassegna che, fedele al ruolo che negli ultime stagioni si è ritagliata di interessante e propositiva kermesse operante nel rock classico non solo con intento revivalistico ma sviscerando elementi di grande interesse all’interno del suo vasto patrimonio, proporrà nella sua serata clou – laInternational Night di sabato 25 maggio –  uno straordinario omaggio al rock progressivo con un tris di formazioni in grado di evidenziarne le principali peculiarità. Il nome sicuramente piu’ prestigioso della serata è quello dei Caravan, band di Canterbury che a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta è stata tra le prime a coniugare il verbo del rock progressivo in dischi quali If I Could Do ItAll Over Again, In the land of grey and pink, Waterloo Lily: autentici manifesti di quel Canterbury Sound che ha rivoluzionato il rock combinando musica pop, jazz e i psichedelia in una originale miscela che ha rappresentato (e rappresenta tutt’oggi) uno straordinario punto di riferimento per migliaia di gruppi, in patria e all’estero. Guidata dall’estro dall’inossidabile Pye Hastings e con un “line up” di prim’ordine, la band inglese sarà di scena a Bellinzona sull’onda del grande successo ottenuto in patria con il tour realizzato negli scorsi mesi per celebrare il quarantesimo della pubblicazione dell’album  For GirlsWhoGrowPlump in the Night con il quale marchio’ in modo indelebile – e con grande successo commerciale – l’anno d’oro del “prog”.
A rappresentare invece la corrente italiana (tra le piu’ qualificate anche internazionalmente) del rock progressivo ci saranno invece La storia New Trolls,  band genovese che ha segnato dapprima l’epoca tardo-beat instaurando, per prima, una collaborazione con la scuola d’autore (nella  fattispecie con Fabrizio De Andrè); che in seguito ha percorso, anche in questo caso da pioniere, il percorso di fusione tra il classicismo ed il rock e che successivamente si è distinta con produzioni dal taglio più pop ma sempre in modo elegante e raffinato. New Trolls, che per l’occasione si presenteranno nella loro storica formazione capitanata da Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo (e che proprio per questo hannovoluto aggiungere “La Storia” al loro celebre marchio) riproponendo uno dei capisaldi del loro repertorio ossia il Concerto Grosso n. 1, pietra miliare del rock sinfonico, da loro realizzata nel 1971 su partitura originale di Luis Enrique Bacalov e che in Piazza del Sole verrà eseguita avvalendosi della presenza sul palco degli archi del Conservatorio della Svizzera italiana. Un’operazione dunque originale ed esclusiva che ribadisce la volontà e gli sforzi dei Bellinzona Beatles Days di andare oltre la mera organizzazione di concerti ma di proporre e strutturare progetti di sviluppare sinergie tra grandi realtà estere e il vivace tessuto artistico della Svizzera italiana.
Ed è proprio con una formazione ticinese che si completerà poi la “prog-night” di sabato 25 maggio, ossia i Kovlo, quartetto che, partendo proprio dalla lezione dei grandi gruppi dell’epoca d’oro del genere, hanno ripreso, attualizzandola, la loro formula musicale, sviluppando un sound originale e innovativo che nell’ultimo triennio ha avuto modo di farsi apprezzare in patria e all’estero edè stato utilizzato anche dal regista Nicolò Castelli per la colonna sonora del suo 
lungometraggio Tutti giù .
Se la International Night di sabato 25 maggio rappresenta senza ombra di dubbio il fiore all’occhiello dell’edizione 2013 dei Bellinzona Beatles Days, anche gli altri eventi della kermesse sono in grado di riservare piacevoli ed interessanti sorprese. A partire dal prologo “extra muros” che andrà in scena, per il secondo anno consecutivo nella splendida cornice della Piazza Grande a Giubiasco, sabato 18 maggio: una ricca  Night Before BBD che sarà dedicata a band di portata piu’ locale ma che si distinguono per portare avanti un discorso legato al rock classico in modo originale e artisticamente inappuntabile. Come i  Beat Barons, quartetto anglo-milanese che da anni ripropone sui principali palchi italiani e internazionali il verbo del “Mersey Beat” riletto con grande energia e una particolare cura nei dettagli, specie dal profilo degli arrangiamenti e delle sonorità. Al loro fianco gli Acusticom, ensemble che negli anni si è specializzato nel grande repertorio americano a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, con particolare riferimento al country-rock e al southern rock riproposto con energici ma eleganti arrangiamenti acustici ed una particolare cura negli impasti vocali e The Nowhere Land la “house band” della rassegna, che nelle scorse settimane  è stata scelta  fra 50 Beatles tribute band di tutto il mondo per far parte di un videoclip, prodotto e organizzato dalla The Beatles Story di Liverpool e dal leggendario club The Cavern per celebrare i 50 anni di From Me to You, il primo singolo dei FabFour a scalare le classifiche mondiali. 
Dopo la serata giubiaschese, i  Bellinzona Beatles Days si sposteranno in città dove, giovedì 23 maggio verrà inaugurata nella Sala Patriziale del  Palazzo Municipale di Bellinzona una doppia mostra fotografica di MaxTosio e Beppe Brocchetta intitolata Fantasy Beatles e Liverpool e i Beatles, dedicata ai FabFour e alla città che ha visto nascere il loro mito, seguita da una parte musicale con Frank D’Amico e Gianluca Croci. Venerdì 24, in Piazza del Sole, infine, la tradizionale  International  Beatles Night durante Ti-Factor organizzato dall’evento benefico Progettoamore.ch (di cui i BBD sono da sempre partner), gli italiani Revolver e, soprattutto,quella che, attualmente, viene considerata la più importante tribute-band dei Fab4 dell’area anglosassone, i Bootleg Beatles, ensemble che da anni la rassegna bellinzonese desiderava accogliere sul suo palco, ma che il fitto carnet di impegni tra le maggiori sale da concerto del Regno Unito e le pressanti e costanti richieste provenienti da ogni angolo del pianeta (soprattutto il Giappone e gli USA dove la band gode di un prestigio incredibile) avevano vanificato.  Quest’anno, finalmente, l’operazione è andata a buon fine e i Bootleg Beatles, che la critica internazionale definisce “molto di più di una semplice rievocazione del percorso musicale dei quattro ragazzi di Liverpool, bensì un attento ed accurato lavoro di ricerca e di ricostruzione della loro avventura nel più ampio contesto della realtà sonora e artistica degli anni Sessanta, compiuto con rigore filologico ed una ricchezza di particolari che fa precipitare gli spettatori in un’ideale macchina del tempo”, arriveranno in Piazza del Sole con il loro fenomenale show.
Accanto a tutte queste proposte gli organizzatori dei Bellinzona Beatles Days ne hanno infine 
aggiunta anche un’altra  piu’ particolare e di carattere sociale: alcuni artisti che  animeranno la 
rassegna saranno infatti protagonisti di un singolare concerto che si terrà al penitenziario cantonale 
La Stampa di Lugano nel quadro del programma di culturale e di formazione dei detenuti da qualche anno allestito all’interno della struttura carceraria ticinese.
Ricordiamo che l’ingresso ai concerti dei Bellinzona Beatles Days 2013 è gratuito sia  nella serata di sabato 18 a Giubiasco, sia  in quella di venerdì 24 maggio a Bellinzona. Sabato 25 maggio, per gli show di Kovlo, New Trolls e Caravan è invece richiesto un contributo di 20.- franchi (prevendita Bellinzona Turismo e presso il negozio di musica By Pinguis).
I Bellinzona BellinzonaDays sono organizzati dalla Fondazione del Patriziato di Bellinzona in 
collaborazione con la Città di Bellinzona, Bellinzona Turismo e con il sostegno di un pool di 
sponsor tra i quali BancaStato, AppenzellerBier, Ottica Belotti, Caffè Chicco d’Oro, Alpiq,Podium
cucine, Vini Delea, Garage Künzi Giubiasco, Rivella, Multiconta SA, Aziende Municipalizzate di 
Bellinzona, fondo Swisslos, Bellinzona Turismo e  Coop Cultura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2013
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