Da Busto Arsizio a Praga, la vittoria è da esportazione

Storico accordo tra la Unendo Yamamay e la Federazione ceca: lo staff biancorosso offrirà per un anno servizi e know how alla nazionale guidata da Carlo Parisi. Aldera: "Una buona notizia per tutto il movimento italiano"

Una federazione sportiva che appalta in outsourcing la gestione della nazionale maggiore a un club di un paese straniero: accordo inedito probabilmente in assoluto, sicuramente nel mondo della pallavolo. Una novità che farà parlare anche dalle nostre parti, visto che la società in questione è la Unendo Yamamay Busto Arsizio e la nazionale quella femminile della Repubblica Ceca, allenata da Carlo Parisi. Tutto è cominciato nel febbraio 2012, quando il coach biancorosso è stato chiamato a dirigere la rappresentativa del paese mitteleuropeo e ha voluto accanto a sé anche il preparatore atletico Ezio Bramard, lo scoutman Marco Musso e il team manager Enzo Barbaro; il successo dell’operazione è stato immediato, visto che le ceche hanno conquistato la scorsa edizione della European League, sono ancora in corsa per la qualificazione agli Europei e in agosto disputeranno per la prima volta nella loro storia il World Grand Prix. Risultati che hanno preparato il terreno perché il direttore generale Massimo Aldera potesse tentare il salto di qualità, proponendo al presidente federale Zdenek Hanik e al segretario Robert Urbanek una partnership inedita. Grazie a questa intesa la Futura fornirà per un anno alla nazionale ceca non più soltanto i propri uomini migliori – partiti proprio venerdì 17 per Praga – ma anche supporto organizzativo, know how e una serie di servizi tecnici (dall’allenamento allo scouting delle partite) necessari per la partecipazione alle grandi manifestazioni internazionali. Un modo intelligente per esportare quel poco che all’estero viene ancora apprezzato del nostro movimento pallavolistico in crisi: la competenza tecnica e la professionalità a livello organizzativo. Il tutto facendo anche cassa, che di questi tempi non guasta.

"L’intesa che è stata stipulata – spiega Aldera – implica il riconoscimento della nostra società come partner qualificato nella gestione di squadre di pallavolo. Una soluzione innovativa che dimostra che all’interno del movimento ci sono non soltanto valori tecnici importanti, ma anche un’elevata capacità propositiva". Il tutto in un panorama nazionale non certo esaltante: "Nella pallavolo italiana manca il cambio di passo, di persone, di mentalità. Anche il lavoro che si sta cercando di fare per rendere più rigide le norme di ammissione ai campionati, questa volta con la nostra collaborazione, purtroppo non è ben accetto da tutti. Io preferirei un volley dal profilo un po’ più basso, ma senza irregolarità".
La collaborazione con la Repubblica Ceca, pur senza conseguenze dirette a livello di volley mercato, potrà dare importanti benefici a Busto Arsizio: "La partecipazione a grandi competizioni internazionali – prosegue il direttore generale – consentirà a Carlo e a tutto lo staff di arricchire la propria esperienza, ma anche di acquisire informazioni sul panorama pallavolistico e sulle giocatrici europee". La stessa Sloetjes, uno dei nuovi acquisti di quest’anno, è arrivata proprio su indicazione di Parisi che l’aveva affrontata lo scorso anno con la maglia della nazionale.
Strategicamente, la notizia è stata annunciata proprio nei giorni in cui la CEV sta per assegnare le wild card per la partecipazione alla prossima Champions League: la Unendo Yamamay, che non è tra le squadre qualificate di diritto, spera nel bonus in virtù del lusinghiero terzo posto conquistato nella scorsa edizione, anche se alle sue spalle preme il ricco e potente Fenerbahce.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Maggio 2013
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