Da Fontana a Melotti. L’arte italiana in mostra

Il nuovo spazio espositivo della galleria Cortesi Contemporary sarà inaugurato con la mostra collettiva Arte Italiana ‘60-’90

La galleria Cortesi Contemporary inaugurerà ufficialmente domani, giovedì 16 maggio, una nuova esposizione e il suo spazio espositivo, completamente ristrutturato in un prestigioso palazzo nel centro di Lugano. Il progetto culturale, nato dall’iniziativa del collezionista Stefano Cortesi, intende diventare un luogo di scambio, di ricerca e di sperimentazione per rendere le opere d’arte moderna e contemporanea accessibili ad un ampio pubblico.

La galleria sarà inaugurata con la mostra collettiva Arte Italiana ‘60-’90, un’esposizione che segue la linea di pensiero di Cortesi come collezionista, evidenziando quella cultura italiana che ha avuto influsso sul Canton Ticino. In un periodo di rinnovamento e di fermento culturale per la città di Lugano con la prossima apertura museale del LAC, la galleria ambisce ad inserirsi nel connettivo locale cercando di sviluppare dinamiche di relazioni aperte con il territorio circostante.

La nuova sede di 140 metri quadrati espositivi, pensati dallo Studio Albera Monti di Milano in collaborazione con l’architetto ticinese Attilio Panzeri, autore della ristrutturazione dell’intero palazzo, inaugura un ciclo di esposizioni che dal moderno si muoverà liberamente verso il contemporaneo. Cosi’ in autunno verra’ presentata una mostra collettiva sugli anni 2000, che illustrerà come si è sviluppata nelle nuove generazioni la produzione artistica a livello internazionale.

L’esposizione Arte Italiana ‘60-’90, vuole tracciare un percorso di dialogo tra le opere di alcuni tra i maggiori protagonisti della scena artistica italiana. “L’indagine storico-artistica si focalizza nel trentennio che va dal 1960 al 1990, un arco cronologico post-bellico e pre-internet, emancipato dal clima di ricostruzione degli anni cinquanta, ma ancora in grado di generare e coltivare situazioni creative lontano dalle luci dei riflettori del palcoscenico globale degli anni Duemila”, come scrive il curatore Michele Robecchi. Pur consapevole che “tentare di riassumere trent’anni di storia dell’arte italiana è un’impresa che va decisamente oltre le possibilità di una singola mostra, a prescindere dalle dimensioni e dal profilo che le viene dato”.

In mostra i capolavori di alcuni tra gli artisti emblema che hanno ridefinto il concetto sul fare arte, spingendo i confini dell’arte oltre le tecniche tradizionali. Un periodo storico di grande fermento e liberazione in cui sono nati i maggiori movimenti artistici che hanno rivoluzionato il concetto dell’arte e cambiato in modo di lavorare degli artisti. Cosi’ per fare alcuni esempi di opere presenti in mostra si parte dall’esplorazione dei materiali di Manzoni e dalla gestualità ricca di energia dei tagli della tela di Fontana, ben testimoniata dagli scatti di Ugo Mulas, fino al ritorno alla figurazione e alla manualità sia in pittura che in scultura con Paladino.

Artisti in mostra: Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Sandro Chia, Dadamaino, Nicola De Maria, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Maurizio Mochetti, Ugo Mulas, Gastone Novelli, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Arnaldo Pomodoro, Paolo Scheggi, Mario Schifano, Ettore Spalletti

L’esposizione è accompagnata da un catalogo, edito da Mousse Publishing, con testo di Michele Robecchi, presente per l’occasione.

Opening: 16 maggio dalle 18.30
Periodo della mostra: 16 maggio – 6 luglio 2013

Cortesi Contemporary
Via Frasca 5, CH-6900, Lugano, Svizzera
Orari galleria: martedì- sabato dalle 10 alle 18
Ingresso libero

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2013
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