Dunston fatica, ma in difesa lascia il segno

Partita difficile per il pivot biancorosso; in attacco ci pensano Ere e Sakota. Piace Polonara, Ivanov non convince

SAKOTA 8,5 – Una meccanica di tiro così perfetta è quasi commuovente. Una guardia di 2,10 che oltre a crivellare di colpi il canestro di Venezia questa volta non disdegna di partecipare al gioco sporco. Affronta Rosselli a muso duro, costringe Diawara al fuorigiri, colpisce anche con armi non convenzionali (il delizioso taglio sottocanestro con cui riceve l’assist al bacio di Dunston). Nostro MVP di serata.

BANKS 7 – Primo quarto impeccabile: 8 punti e Clark in crisi di identità. Poi Adrian va e viene dal match ed è quello che più soffre la fisicità concessa dagli arbitri. Esce un po’ sballottato dal match, ritorna con due liberi chiave e saluta con un tabellino comunque molto utile: 5 rimbalzi e ben 6 recuperi.

RUSH 6 – Sta poco in campo nonostante, secondo noi, trovi il modo di marcare Diawara meglio che in gara1. Poi si accende Ere ed Erik gli lascia la scena.

DE NICOLAO 5 – Una di quelle serate in cui le scelte sono anche giuste ma poi le azioni non corrispondono alle intenzioni. Capita, anche se in una serata di alti e bassi da parte di Green, lo “squalo” padovano avrebbe potuto dare un contributo maggiore.

GREEN 6,5 – Dopo la serata regale di venerdì, concede una partita da croce e delizia anche se alla fine prevalgono le note positive. Pollice giù per certe scelte di passaggio estreme (6 perse) e per un po’ di confusione nel secondo periodo, poi però arrivano otto assist e altrettanti falli subiti che rimettono il suo match sulla carreggiata migliore.

CERELLA s. v.

ERE 7,5 – Dopo 20′, e dopo una gara 1 così così, ci è venuto da esclamare qualcosa del tipo «Ci manca Ere in attacco». Detto fatto: dal rientro in avanti il capitano segna 15 punti, attacca con forza il canestro costringendo Diawara a ripiegare e ritrova da fuori la mira con cui impallina la difesa della Reyer. Ah, 10 rimbalzi, tanto per gradire.

POLONARA 6,5 – Va e viene: lo avevamo scritto anche in Gara1 e abbiamo oggi la medesima impressione. Quando si allontana dal match lo fa per inesperienza (qualche forzatura di troppo), quando invece si muove nel modo giusto sa essere un fattore chiave anche questa volta.

DUNSTON 6 – La sufficienza è dovuta, perché la sua presenza in mezzo all’area nel terzo periodo (momento molto delicato) resta determinante nonostante debba convivere con una situazione falli difficile. Però quello di stasera non è il vero Dunston, poco a suo agio tra i contatti d’area e le “attenzioni” d’esperienza di Marconato e Szewczyk (che comunque incide poco) su di lui. Alla fine però è il varesino a festeggiare.

IVANOV 5,5 – Conferma le sue caratteristiche (accetta cambi difensivi scomodi, si spende a rimbalzo) ma anche i difetti come quelli che lo portano a dare un contributo troppo sottile in attacco. In questo momento ci pare meglio Talts.

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Pubblicato il 12 Maggio 2013
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