Gli attaccanti steccano
Gli unici da sei (stiracchiato) sono Bressan e Troest. Le punte biancorosse invece non riescono ad essere incisive non lasciando alcuna traccia
BRESSAN 6 – Quasi mai chiamato veramente in causa. Nulla può sul primo e, a conti fatti, decisivo gol; sul secondo è invece lento a rialzarsi dopo l’incrocio colpito da Sodinha, permettendo a Caracciolo il “long-two” che chiude definitivamente i conti.
PUCINO 5.5 – Difensivamente perde la sfida a distanza con Scaglia, mvp della gara. In fase offensiva prova qualche sortita ma non basta.
REA 5 – Recuperato in extremis per la sfida, dirige bene i compagni nel primo tempo ma va in barca nel secondo. Le sue responsabilità aumentano in qualità di leader della difesa.
TROEST 6 – Nel primo tempo vince ripetutamente il confronto aereo con Caracciolo. Sull’azione del primo gol, insieme a Rea, non riesce però a intercettare il pallone diretto a Corvia che (non senza fortuna) trova l’assist per Zambelli.
LAZAAR 5.5 – Non demerita in fase difensiva ma, anche a causa dell’opaca prestazione di Odu, non si fa mai vedere in proiezione d’attacco (dal 31′ st Filipe s.v.).
KONE 5 – Sgravato da compiti di interdizione, visto che il Brescia scavalca sempre il centrocampo con lanci lunghi, dovrebbe preoccuparsi di creare superiorità inserendosi da dietro ma non lo fa mai (dal 21′ st Ferreira Pinto s.v. – Appena entra Caracciolo realizza il 2-0 che chiude anticipatamente la partita).
CORTI 5.5 – Riesce nel primo tempo a creare quella densità difensiva alla base della tattica di Agostinelli per la sfida del Rigamonti. Nella ripresa, subìto l’1-0, non riesce a innescare la riscossa dei compagni che vanno a terra senza più rialzarsi.
ZECCHIN 5.5 – Dai suoi piedi può sempre nascere un pericolo e il ruolo di regista è quello dove più può far apprezzare le sue qualità. Fallisce però, al pari di Corti, nel dare la scossa alla squadra in difficoltà e nel finale si fa trascinare nel nervosismo generale.
ODU 5 – Ha, più di tutti, le potenzialità per saltare l’uomo e ad inizio di gara ci prova. Vive però di folate e, quando Zambelli gli prende le misure, non vede più palla (dal 40′ st Forte s.v.)
EBAGUA 4.5 – Invisibile, così come del resto risulta nell’ultimo mese. Quando la squadra lo serve poco deve cercare di dare di più in termini di fisicità e lotta: oggi non è accaduto.
NETO 5 – La volée del primo tempo poteva indirizzare la gara verso i biancorossi. Di fatto, invece, rimane l’unica sortita del brasiliano, che nel resto della gara regala qualche tocco di classe ma niente più.
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