Il progetto c’è: “Torna a galla il porto di Capolago”

Oggi non è altro che una struttura ricoperta da canne e sterpaglia in mezzo alla palude ma, nella storia del Lago, era una realtà usata e ben conosciuta da tutti. Prevista anche un'area Belvedere

Si profilo un futuro roseo per il porticciolo di Capolago. Non lo conoscete? Nessuna paura, ad oggi non è altro che una struttura ricoperta di canne e sterpaglia in mezzo alla palude ma, nella storia del Lago, e almeno fino agli anni ’50, era una realtà usata e ben conosciuta da tutti.
Quello che esiste attualmente solo nel ricordo degli anziani di Capolago era un vero e proprio porto, seppure di piccole dimensioni, pedonabile e con l’attracco delle barchette sul lago.
Si hanno notizie precise almeno dal 1930, quando lo riqualificò l’architetto Pedoia. I progettisti dell’area Patrimonio, Verde Pubblico e Tutela Ambientale del Comune di Varese hanno ricercato materiale e informazioni dettagliate sulla posizione e la dimensione esatta del vecchio porto-canale, un manufatto in muratura di 43 metri, dotato di sistemi di ancoraggio e sosta di imbarcazioni.

L’oblio è arrivato definitivamente negli anni ’50: lo sviluppo della città e l’abbandono delle aree agricole hanno fatto avanzare la vegetazione e i fanghi portati dal torrente. Finche il tutto non è stato coperto da canne, lenticchie di lago e palude e i vincoli ambientali, si tratta di una zona di protezione speciale per l’avifauna e sito di interesse comunitario, hanno complicato ogni forma di riqualificazione.
Infatti, è stato proprio a causa dei vincoli imposti per la tutela dell’ambiente che due tentativi di riqualificazione andarono a vuoto.
Adesso, invece, si apre un nuovo spiraglio: grazie al lavoro congiunto dei tecnici del comune di Varese e della Provincia di Varese (strettamente competenti con la tutela ambientale e dei vincoli esistenti), si è giunti ad un progetto capace di riportare a galla il porticciolo di Capolago e garantire che il tutto rispetti l’habitat circostante.

La giunta comunale ha già approvato il progetto preliminare, presentato questa mattina dal sindaco Attilio Fontana e dall’assessore all’Ambiente Stefano Clerici, con il dirigente Marco Roncaglioni, il capoattività Pietro Cardani e l’architetto Lorenza Castelli, che ora si avvia alle successive fasi di attuazione. Per un intervento totale di 106 mila euro, della quale metà dovrebbe essere presa a carico dall’autorità di bacino lacuale dei laghi Maggiore, Comabbio, Monate e Varese.

Il progetto si suddivide in due interventi principali: nel primo tratto, compreso tra la fine della strada di accesso sistemata nel 2002 e il lago, si metterà mano alla situazione attuale mediante la realizzazione di una nuova, compatta, permeabile, naturale pavimentazione in calcestre naturale di Saltrio che permette di raggiungere il nuovo pontile. Verrà posato un parapetto ligneo a delimitazione dell’area e, infine, a protezione della linea di costa il progetto prevede un linea di massi scogliera tondi  e morenici.
La seconda parte dell’intervento è stata pensata come un pontile fisso su pali da realizzarsi in legno di castagno per una lunghezza totale di 44 metri. La forma dell’opera è abbastanza regolare ed inizia con un camminamento largo 3 metri che prosegue per 20 metri al fine di oltrepassare il canneto. Qui l’opera continua prevedendo una zona di 16metri per 3 in cui è stato previsto l’attracco di imbarcazioni secondo la normativa del Piano di Gestione della Provincia di Varese. Infine, il pontile si allarga ed assume una forma rettangolare per consentire la creazione di un belvedere sul lago.

Inoltre, nell’area e nella via di accesso alla stessa sarà fatto divieto di ormeggio ai non residenti nella frazione di Capolago, di accedere con mezzi motorizzati, di rimuovere la sbarra attualmente presente all’imbocco della via d’accesso, di ampliare il percorso d’accesso; di realizzare slarghi o aree aperte lungo la via d’accesso che possano essere usati per la sosta di mezzi e persone, di dotare l’area di tavoli e altre attrezzature utilizzabili come punto di ristoro e stazionamento. Sarà posizionata un’ idonea cartellonistica in modo da sensibilizzare i fruitori riguardo le problematiche di conservazione ritenute di prioritario interesse nel luogo. Passerella e belvedere avranno un costo pari a 60 mila euro, l’arredo urbano e la cartellonistica di circa 24 mila euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2013
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