“L’Arcisate Stabio è sempre più a rischio”

L’azienda appaltatrice, la Ics, avrebbe depositato un’istanza che potrebbe portare alla recessione dal contratto con Rfi e Italfer. La notizia è emersa nel corso di un incontro tra l'impresa e i sindacati

Le nubi sul cantiere dell’Arcisate Stabio si fanno sempre più scure e la preoccupazione di qualche giorno fa dei sindacati adesso è diventata allerta massima. Ma a caricare ancora di più la gravità della situazione c’è l’aggiunta che se qualcosa dovesse bloccare definitivamente il cantiere la questione occupazionale, seppur gravissima, sarebbe solo uno dei giganteschi problemi da affrontare.
L’ultima novità sulla vicenda arriva da un incontro tra le delegazioni sindacali e la Ics, l’azienda che ha una fetta determinante dell’appalto dei lavori, tenutosi nel pomeriggio di venerdì 10 maggio. Un incontro che avrebbe avverato i peggiori presagi dei sindacalisti.
Secondo quanto gli è stato riferito l’azienda avrebbe depositato un’istanza che potrebbe portare alla recessione dal contratto con Rfi e Italfer presso il tribunale di Roma, facendo leva proprio sul problema dello stoccaggio delle terre che paralizza il cantiere da mesi.
Una comunicazione che ha mandato in massima allerta i sindacati che hanno chiesto subito un incontro al Prefetto per discutere la questione, visto anche la scadenza della cassa integrazione di giugno che a questo punto si interromperebbe.

Le prossime azioni programmate unitariamente dai sindacati sono un’assemblea generale dei lavoratori il prossimo giovedì 16 maggio. Intanto chiedono l’incontro urgente con il Prefetto, l’intervento dell’assessore regionale a Infrastrutture e Mobilità e la convocazione di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nella vicenda per chiarire tutti i termini e le implicazioni dei nuovi problemi riscontrati. 

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Pubblicato il 10 Maggio 2013
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