L’assemblea di Accam torna pubblica, “non abbiamo niente da nascondere”

Dopo la mozione proposta da Sablich, anche il deputato Ivan Catalano si è presentato alla prima occasione nell'assemblea degli azionisti di Accam. E intanto arriva la proposta di una super-azienda per la raccolta dei rifiuti

Un primo no che poi è diventato un sì. E’ questa la risponsta che l’Onorevole Ivan Catalano si è visto dare da Accam alla sua richiesta di accedere all’assemblea degli azionisti della società, in programma nel pomeriggio di lunedì 27 maggio. «Bisogna chiedere prima il parere degli azionisti» ha spiegato Roberto Antonelli, presidente di Accam, al deputato 5 stelle e ai suoi accompagnatori che aspettavano fuori dagli uffici della società. Ma alla fine, dopo qualche tempo di attesa, è stata una segretaria ad avvisare che «prego, potete entrare».
Un accesso non scontato dal momento che, da quando Roberto Antonelli aveva sostituito Paolo Cicero, le assemblee della società erano diventate a porte chiuse e che, per superare questa decisione della società, Giampaolo Sablich aveva portato in Consiglio Comunale una sua proposta per invitare Accam a riaprire le sue porte a chiunque volesse. E questo invito, oggi, è stato accolto dal Presidente della società che assicura non ci saranno ripensamenti. «Non abbiamo problemi a tenere aperte le porte delle nostre assemblee -dichiara Antonelli- qui non abbiamo nulla da nascondere». L’unica cosa che il Presidente chiede e auspica è di «non avere un atteggiamento preconcetto verso quello che facciamo qui» dal momento che «la tecnologia in questo impianto è enorme: non siamo un grande camino».
E nei prossimi mesi, di argomenti caldi sul tavolo della società ce ne saranno molti. L’assemblea -alla quale ha potuto assistere dopo lungo tempo anche la stampa- ha infatti riguardato l’approvazione del bilancio dello scorso anno. «Sono 96.500 le tonnellate di spazzatura trattate nell’impianto lo scorso anno» ha spiegato Antonelli davanti ai sindaci/azionisti della società. In questo senso, nonostante il calo del conferito «abbiamo confermato la produzione di energia elettrica» con un aumento complessivo del 14% rispetto al dato del 2010. Ma oltre al bilancio, l’aspetto più rilevante dell’assemblea riguarda gli indirizzi per il futuro che puntano gli occhi sulla raccolta dei rifiuti. «Pensiamo di passare da una molteplicità di società per il conferimento dei rifiuti ad una unica realtà -spiega Agostinelli- con l’obiettivo di migliorare il servizio e ridurre le tariffe». Accorpando infatti in una unica società il servizio «il nostro studio di fattibilità permetterebbe di portare la tariffa da 110 euro a tonnellata ad una compresa tra 95 e 85 euro». Per questo motivo i sindaci presenti hanno dato mandato alla società di approfondire la vicenda in vista di una assemblea entro la fine di giugno. Anche questa volta davanti a pubblico e giornalisti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2013
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