La Corte dei Conti bacchetta i gruppi, contributi bloccati in via cautelativa
La relazione è arrivata lunedì nella mani del presidente del Consiglio Cattaneo. «Non faremo sconti a nessuno, ma rivendiamo il diritto dell'esercizio della democrazia»
Nuova tegola per il Consiglio regionale della Lombardia. Con una delibera della Corte dei Conti del 9 maggio, vengono contestate ai gruppi politici della scorsa legislatura spese relative al 2012 per un totale di 1.013.888 euro.
Gli importi ritenuti "irregolari" sono diversi per ogni gruppo: per la Lega Nord si tratta di 597.525 euro, per il PDL 297.721 euro, per l’UDC 48.886 euro, per il PD 46.256 euro, per IDV 12.365 euro, per SEL 10.308 euro e per il Gruppo Pensionati 827 euro.
Il totale delle spese effettuate dai gruppi nel 2012 (compresi anche gli stipendi dei dipendenti) è stato di 10.136.811 euro, di cui 3.700.339 per il "funzionamento" (convegni, comunicazione, materiali, spostamenti e altro). La cifra contestata, poco più di 1 milione di euro, fa appunto parte delle spese di "funzionamento".
I numeri e il dettaglio della relazione della Corte dei Conti sono stati presentati alla stampa da Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale, insieme au suoi vice Sara Valmaggi e Fabrizio Cecchetti. «Sia chiaro – ha dichiarato Cattaneo – non faremo sconti a nessuno e chi ha speso irregolarmente dovrà restituire. Ma vogliamo anche rivendicare chiaramente il diritto all’esercizio della democrazia».
L’ufficio di presidenza ha preso subito alcune decisioni, a partire dalla «sospensione dell’erogazione dei contributi ai gruppi in attesa di un’analisi approfondita della relazione della Corte». Secondo Catteno infatti le questione da capire sono diverse. «Le spese contestate sono relative al 2012: nel frattempo ci sono state le elezioni, i gruppi politici sono cambiati e anche i consiglieri regionali. Quindi prima di tutto bisogna capire chi è responsabile: il Consiglio, il capogruppo vecchio, quello nuovo o i singoli consiglieri? E questo atto è impugnabile e da chi?».
Ora quindi si apre in Consiglio il momento dell’analisi. «Tutte le spese per la ristorazione sono contestate: è possibile che neanche uno dei pranzi motivati con scontrino e nomi dei partecipanti sia stato considerato regolare? Ora procederemo all’approfondimento della relazione e poi alla comunicazione delle decisioni che l’Ufficio di presidente intende prendere».
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