Legambiente ringrazia: “Ottimo lavoro per il bene dell’Olona”

L'associazione in una nota ringrazia magistrati e forze dell'ordine che hanno indagato sulle schiume e sono risaliti alla ditta di detersivi che sversava acque non trattate nel fiume, chiudendola: "Ma le pene sono troppo lievi"

«Finalmente uno dei responsabili del grave inquinamento del fiume Olona è stato individuato e denunciato. Complimenti alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per l’indagine che ha portato al sequestro dell’Insa di Fagnano Olona, azienda produttrice di detersivi, e per il pervicace e intenso lavoro svolto dalla sezione che si occupa dei reati contro l’ambiente”. Questo il primo commento di Legambiente dopo la conferenza stampa di questa mattina in merito all’operazione che ha portato al sequestro di un’azienda accusata di scarichi industriali non autorizzati nel fiume Olona e di gestione illegale di rifiuti. “L’intervento delle forze dell’ordine conferma le numerose segnalazioni e denunce della nostra associazione e degli ambientalisti contro le schiume e gli scarichi abusivi» – insiste Legambiente.

L’inquinamento idrico è un fenomeno grave e diffuso ma troppo spesso sottovalutato, tanto che un dirigente di un’azienda, anche di grandi dimensioni, che per anni abbia sversato senza alcuna autorizzazione, e quindi senza depurazione, reflui industriali in un fiume, rischia come pena massima l’arresto fino a 2 anni, che probabilmente non verrà mai scontato, e una multa di alcune migliaia di euro.

«Per fortuna – dichiara Sergio Cannavò, responsabile Ambiente e Legalità di Legambiente Lombardia – anche in Lombardia ci sono magistrati e forze dell’ordine che svolgono tutti i giorni con impegno e abnegazione la propria attività di contrasto alla criminalità ambientale, resa particolarmente difficile dalla mancanza di risorse e da una normativa ancora con troppe lacune. Tra pochi mesi, ad esempio, entrerà in vigore la ridefinizione e razionalizzazione della competenza territoriale di alcune Procure della Repubblica, tra cui anche quella di Busto Arsizio, che comporterà un aumento consistente dei comuni sottoposti alla loro attività. Sarebbe assurdo e gravissimo che a fronte del raddoppio dei carichi di lavoro non ci sia un conseguente aumento degli organici, anche in settori delicati e in costante espansione come quello dei reati di natura economica e contro l’ambiente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Maggio 2013
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