“No alla riduzione dei servizi dell’ospedale Galmarini”

Mozione approvata in consiglio comunale contro i tagli nella struttura sanitaria cittadina e che colpiscono diversi reparti: otorinolaringoiatria, ginecologia e radiologia: "Intervenga la Regione"

No alla riduzione dei servizi dell’ospedale Galmarini da parte dell’azienda ospedaliera di circolo di Busto Arsizio. È in sostanza la sintesi del documento che è stato approvato nell’ultimo consiglio comunale di Tradate, riguardo le preoccupazioni sulla riduzione in corso di alcuni servizi dell’ospedale cittadino.
«Il direttore generale Gozzini ed il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio Cosentina – si legge nel documento – hanno evidenziato che a seguito della spending review i tagli colpiscono maggiormente gli ospedali di piccole e medie dimensioni, provocando la chiusura o il ridimensionamento di attività specialistiche che interessano tutta la popolazione».

Nella mozione approvata sono presenti anche i tagli che sono in corso al Galmarini: «reparto di otorinolaringoiatria: chiusura del reparto e del servizio ambulatoriale; urologia: ridimensionamento del servizio con presenza continuativa di un unico medico; area radiologica: è stato acquistato un nuovo macchinario per la risonanza magnetica che è in funzione solo per n.10 ore settimanali, grazie alla collaborazione degli specialisti di Saronno (5 ore settimanali); tale accordo scadrà alla fine di Maggio mentre è in itinere l’ipotesi di una convenzione esterno per prolungare le ore di attività; ginecologia ed ostetricia: nel 2014 la struttura complessa di ostetricia e ginecologia verrà “declassata” a struttura semplice di ostetricia; negli ultimi due anni ci sono state una serie di riduzioni dell’organico medico in tutti i reparti, “di conseguenza” per gli esami e le prestazioni specialistiche ambulatoriali sono previsti allungamenti dei tempi di attesa».

Ed ecco la dura presa di posizione del consiglio comunale: «Si manifesta la totale contrarietà verso l’ipotesi della continua riduzione dei servizi che comporta una progressiva diminuzione, sia in termini di qualità che di quantità, delle prestazioni erogate alla popolazione con i conseguenti disagi che colpiscono maggiormente le fasce più povere e deboli della popolazione, in particolare gli anziani e i diversamente abili. Si sollecita il Presidente della Regione Lombardia, l’assessore regionale con delega alla sanità e il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio a voler riconsiderare il ridimensionamento, mediante revisione del POA. Si chiede che non venga ridimensionato oltre ma che vengano mantenute e potenziate le strutture pre-esistenti in quanto essendo un ospedale per acuti non può essere depauperato di alcuni servizi essenziali come il reparto di otorinolaringoiatria».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2013
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