“Nuovo summit sulle opere, ma gli attori sono sempre gli stessi”
Fabrizio Mirabelli, capogruppo Pd in Consiglio comunale, commenta l'incontro di giovedì fra Roberto Maroni, Raffaele Cattaneo e Attilio Fontana
Riceviamo e pubblichiamo
In 20 anni di governo della Regione Lombardia e della città di Varese da parte del centrodestra, ieri, ha avuto luogo l’ennesimo summit sulle grandi opere da realizzare tra i vertici istituzionali regionali e quelli cittadini.
Gli attori, pur cambiando i ruoli, sono rimasti sempre gli stessi, pertanto, il copione della recita non poteva che essere scontato e si è concluso con le solite promesse che abbiamo già sentito mille volte.
Il poker di “grandi opere” che i tre hanno definito “essenziali”, naturalmente, è sempre lo stesso: rilancio della stazione unificata, teatro di piazza Repubblica, polo congressuale di Biumo, ex Malerba.
Come se la crisi economica non esistesse e gli enti locali e gli operatori privati, in questo momento, avessero enormi risorse da investire.
Un vero e proprio “bluff” che è diventato evidente quando presidente della Regione, presidente del Consiglio regionale e sindaco sono stati costretti ad ammettere, quasi di sfuggita, come se si trattasse di dettagli secondari, che il PGT non è ancora stato approvato e che le risorse necessarie ancora non esistono, non sono state trovate.
Per la cronaca, il progetto di unificazione delle stazioni, inizialmente, prevedeva investimenti per circa 120 milioni di euro; poi, si è scesi a 35; fra poco, scopriremo che ci sono solo gli spiccioli per sistemare, al massimo, gli scambi ferroviari.
Il teatro di piazza Repubblica, che doveva essere realizzato nei primi 100 giorni di questa Amministrazione (e ne sono passati circa 600!), attende ancora quell’accordo di programma tra Regione e Comune che, secondo il sindaco Fontana, dimostrando di non conoscere le basilari disposizioni urbanistiche tanto da essere smentito dal suo stesso Assessore, non era assolutamente necessario.
Parlare ancora di polo congressuale di Biumo, dopo che, in occasione dei Mondiali di ciclismo, si è permessa la realizzazione dell’albergo davanti all’Ippodromo, il quale, peraltro, risulta essere vuoto per gran parte dell’anno, sa di presa in giro.
Se alla riqualificazione della ex Malerba rimane collegata la realizzazione dell’inutile e costosissima “bretella” Borri-Gasparotto (18 milioni di euro per un solo chilometro di tracciato), significa infischiarsene della volontà di più di 2000 varesini, i quali hanno sottoscritto una petizione specifica contro tale ipotesi la quale, tra l’altro, non risolverebbe i problemi della mobilità cittadina.
Risulta che, a latere, la “triade” Maroni, Cattaneo e Fontana abbia parlato anche di altre “geniali” idee come il parcheggio al Sacro Monte, il grande albergo al Campo dei Fiori, la riattivazione del secondo ramo della funicolare.
Dimenticando che, per il Sacro Monte e il Campo dei Fiori, probabilmente, sarebbe più utile pensare, come è avvenuto altrove, a un progetto complessivo di accessibilità che preveda la realizzazione di parcheggi a valle, il potenziamento dei mezzi pubblici, la possibilità per i mezzi privati (esclusi, naturalmente, quelli dei residenti) di salire solo dietro al pagamento di un ticket di ingresso.
Insistere nella realizzazione di un parcheggio alla Prima Cappella per un costo di più di tre milioni di euro e nella riattivazione del secondo ramo della funicolare, sapendo che già il primo è in perdita di circa 200.000 euro ogni anno e che si è rinunciato ad usufruire degli appositi finanziamenti regionali i quali sono rimasti a disposizione fino al 2007, non pare particolarmente sensato.
Per quanto ci riguarda, sarebbe ora che la Politica la smettesse di fare promesse relative ad un futuro vago e indefinito e riuscisse a stabilire delle priorità, concentrandosi sulle grandi opere che è possibile realizzare nel breve periodo e con le risorse sempre più scarse di cui dispone.
In questa ottica, ci stupisce e ci rammarica constatare che, ieri, le massime cariche politiche regionali e cittadine, invece di profondersi nei consueti vuoti proclami non abbiano preferito fornire concrete rassicurazioni circa la realizzazione dei progetti previsti per la nostra città in occasione di Expo 2015 e del completamento del polo materno infantile presso l’Ospedale del Ponte.
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