Per i 120 anni, la Parini si rifà il look
Grande festa giovedì 16 maggio per celebrare l'importante traguardo. Genitori, docenti e sponsor hanno lavorato per lasciare "il segno"
Centovent’anni e ritornare giovane e bella. È ciò che sta succedendo alla primaria Parini di Varese che è stata sottoposta a lifting in vista della celebrazione che si svolgerà il prossimo 16 maggio in via Bixio.
La cerimonia si terrà nei locali della scuola alla presenza di autorità comunali, insegnanti in pensione e rappresentati del presidio scolastico.
La festa sarà l’epilogo di una preparazione iniziata mesi or sono ed è un mirabile esempio di collaborazione tra il corpo insegnante e le famiglie rappresentate dal comitato genitori.
Sono 2 i progetti realizzati in modo parallelo: il primo è una mostra di vecchi oggetti e strumenti didattici di proprietà della scuola mirabilmente realizzata dalle maestre; la mostra è allestita al primo piano dell’edificio scolastico e sono esposti anche vecchi registri e giornali di classe risalenti sino ai primi anni di vita dell’istituto della Castellanza di Giubiano.
Il secondo progetto è stato realizzato dai volontari del comitato genitori: si tratta di lavori di decoro agli archi del corridoio interno del piano terra dell’edificio e la realizzazione di pannelli posti sul muro del portico antistante l’entrata della scuola.
Il progetto dell’Arch. Matteo Sacchetti, papà di un alunno della Scuola, consiste nella colorazione dei sei archi con sei colori diversi: blu, grigio, verde, rosso, giallo, marrone. Sui pannelli, di cartongesso, sono stati disegnati in modo stilizzato i continenti poi colorati con i sei colori degli archi (il sesto continente è il polo).
Ovvio il riferimento all’universalità della cultura e alla grande tradizione e vanto della scuola Parini nell’accettare bambini extracomunitari nell’ambito di una reale multiculturalità.
Oltre al riferimento più importante il decoro con i suoi colori ha reso più allegro l’interno di un edificio che ha appunto 120 anni.
I lavori di colorazione sono stati realizzati in autonomia dai genitori con pochi fondi e con l’aiuto di sponsor che hanno contribuito con mezzi indispensabili. La difficoltà maggiore è stato raggiungere gli archi all’altezza di 5,40 mt; il problema è stato risolto grazie alla Ferramenta Maccecchini che ha fornito gratuitamente un trabattello dell’altezza adatta. Il trasporto dello stesso è stato reso possibile grazie ad un furgone prestato dalla Prealpina Traslochi. I lavori di tinteggiatura sono stati guidati da papà Graziano (padre di un alunno della scuola) esperto in materia. All’interno della scuola sono stati utilizzati colori naturali all’acqua quindi totalmente atossici.
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