Piante “spazzine” anti smog per le aiuole della città
Su una superficie di circa 25 metri quadrati, le mani esperte dei florovivaisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza hanno realizzato una composizione di piante e fiori tipici in occasione della manifestazione "Cibi d'Italia" organizzata da venerdì 3 a domenica 5 maggio
Un’aiuola modello per avvicinare Milano e le principali città italiane alle “green town” europee. E’ quella realizzata dall’Associazione Florovivaisti dei territori di Milano, Lodi, Monza e Brianza in mostra nel fossato del Castello Sforzesco a Milano, in occasione di “Cibi d’Italia”, la manifestazione di Coldiretti organizzata da venerdì 3 a domenica 5 maggio.
“Il nostro obiettivo – spiega Marcello Doniselli, presidente dell’associazione – è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza delle aree verdi utilizzate come complementi d’arredo in ambienti urbani, che migliorano la qualità dell’aria e della vita nelle grandi città”.
Su una superficie di circa 25 metri quadrati, le mani esperte dei florovivaisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza hanno realizzato una composizione di piante e fiori tipici di questi territori, creando un esempio di aiuola che potrebbe arricchire l’architettura del capoluogo lombardo sfruttando gli spazi ristretti non utilizzati. Dai càrpini verdi agli aceri rossi, dalle azalee ai gerani l’aiuola presentata a “Cibi d’Italia” non solo fa bene agli occhi, ma anche al cuore: tutte le caducifoglie inserite nella composizione, infatti, sono “piante spazzine” che puliscono l’aria dallo smog. Inoltre, essendo piante autoctone, resistono bene al clima delle nostre città e non necessitano di una grande manutenzione.
Il verde urbano – spiega la Coldiretti Lombardia – non è solo una questione di estetica e non può ridursi unicamente a una soluzione “tappabuchi” per quegli spazi che altrimenti non si saprebbe come utilizzare. Sono numerose, infatti, le funzioni svolte da piante e fiori in ambito cittadino: si va da quella ecologica a quella sanitaria, perché le piante contribuiscono in maniera positiva alla convalescenza di persone ammalate, da quella protettiva nei confronti del territorio a quella sociale e ricreativa fino, appunto, alla funzione estetico architettonica.
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