Riordino di Agesp, una bomba ad orologeria per l’amministrazione

Se ne parla dall'agosto dell'anno scorso ma non è ancora pronto il piano di riordino complessivo della galassia delle società partecipate del comune di Busto Arsizio. Un compito affidato al consigliere Pdl Cislaghi

Il riordino della galassia Agesp è una bomba a orologeria per l’amministrazione comunale. Nessuno lo dice ma il nervosismo cova sotto la cenere mentre il consigliere comunale delegato al riordino Mario Cislaghi prosegue nel suo lavoro con la consapevolezza di camminare sulle uova. La riorganizzazione è stata richiesta dal sindaco Gigi Farioli in previsione di sostanziali cambiamenti in seguito agli interventi messi in campo dal governo Monti che ha liberalizzato alcuni settori, come ad esempio il gas e la raccolta dei rifiuti, costringendo le amministrazioni a mettere mano a quel mondo che è da sempre unanimemente considerato un poltronificio per politici. Agesp, con le sue tre società (Energia, S.p.a. e Servizi), funziona molto meglio di altre società dello stesso tipo ma non è esente da questi interventi e i suoi bilanci sono oggetto di attenzione massima da parte delle opposizioni in consiglio comunale.

L’organigramma aziendale conta oltre 700 dipendenti ed è, di fatto, la seconda azienda più grande in città dopo l’ospedale e per questo operare tagli agli sprechi, eliminare i doppioni, redistribuire il personale è sempre difficile: «Ci vorrà ancora tempo – spiega il consigliere Pdl Mario Cislaghi – intanto proseguo la serie di incontri con la dirigenza e se per Agesp Energia e Agesp S.p.a. siamo a buon punto resta da sciogliere il nodo della Servizi, recentemente passata di mano per la parte amministrativa da Paola Reguzzoni (Lega) alla vicepresidente Gisella Cerelli (Pdl). Stiamo incontrando qualche difficoltà ma credo che entro luglio tutto sarà pronto».

Il delicato lavoro di Cislaghi consisterà nell’eliminare i doppioni tra Comune e società partecipata: «Abbiamo un ufficio tecnico del Comune che fa le stesse cose dell’ufficio tecnico di Agesp – spiega – va trovata una soluzione. Così come per i 16 dipendenti a tempo determinato che sia l’amministrazione che Agesp Servizi vorrebbero stabilizzare ma senza oneri per il Comune». Altro grosso scoglio da superare è la gestione degli impianti sportivi (in particolare la Piscina Manara che si vocifera possa essere presa in carico dalla Federazione Italiana Nuoto) e delle farmacie.

Insomma la parte difficile è proprio quella: non lasciare a casa nessuno ma eliminare sprechi e doppi uffici. L’ambizioso obiettivo, però, trova dei contrasti proprio nella maggioranza dove cova un certo malcontento tra alcuni consiglieri Pdl che, fino ad ora, non sono intervenuti ma che presto potrebbero venire allo scoperto. Infine ci sono i sindacati che sono sul piede di guerra: più volte ne hanno parlato con il sindaco Farioli anche se per ora non sono in programma agitazioni e iniziative. Cislaghi, da ex-sindacalista, sa bene che operare con il bisturi a paziente sveglio è la cosa peggiore che può capitare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2013
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