Scoperta la cabina da cui è partito il falso allarme bomba dell’ospedale
Il primo maggio una chiamata avvertiva della presenza di un ordigno
La telefonata che annunciava una bomba all’ospedale di Varese è giunta da una cabina telefonica nei pressi del nosocomio. Lo hanno scoperto gli investigatori che stanno indagando sul procurato allarme. La procura della repubblica ha aperto un fascicolo e gli atti sono stati trasmessi al pm di turno, Annalisa Palomba. L’individuazione del responsabile potrebbe essere dietro l‘angolo. Polizia e carabinieri, il primo maggio, dalle ore 15, hanno dovuto effettuare una serie di controlli straordinari all’ospedale per capire se l’allarme aveva un qualche fondamento. Gli episodi di allarmismo volti a creare paura stanno diventando sempre meno tollerabili, nel clima politico e sociale odierno. Due settimane fa un allarme bomba bloccò per tutta la mattina via Morosini, in centro a Varese. Ma in quel caso non c’era stata una volontà di spaventare la città, bensì un passante che, suggestionato dagli ultimi avvenimenti, aveva avvertito le forze dell’ordine.
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