Cotonificio di Solbiate, un libro racconta la nascita della rivoluzione industriale

Il volume è stato scritto a 4 mani da Ivan Vaghi e Antonello Colombo che si sono lanciati in una ricerca storica sorprendente che ha rivelato il grande slancio innovativo della famiglia Ponti. Una storia che inizia 200 anni fa

Ivan vaghi e Antonello Colombo sono partiti un anno fa con l’idea di salvaguardare un pezzo di storia industriale di Solbiate Olona, raccontando la storia del cotonificio Ponti e man mano che andavano avanti nella loro ricerca di documenti si sono accorti che l’avventura industriale della famiglia gallaratese era andata oltre ogni loro aspettativa. "La Storia e le Memorie del Cotonificio di Solbiate" si è trasformato da un libro celebrativo in un trattato storico scritto sulla base di documenti recuperati dagli archivi parrocchiali e comunali ma anche dagli archivi di Stato di Milano, Como e Varese. Hanno recuperati atti notarili che partono dall’acquisto dei mulini che puntellavano quella zona del fondovalle di Solbiate. Si parla di documenti di oltre 200 anni fa che raccontano la nascita di una delle fabbriche più importanti per l’Europa, una matrice iniziale che ha anticipato la rivoluzione industriale e che ha rappresentato un modello sul quale si sono basati moltissimi altri industriali.

La famiglia Ponti ha iniziato per prima a importare il cotone dagli Usa, grazie ad un fratello che  si era stabilito a New Orleans. L’azienda parte nel 1823 con un capitale di 500 mila lire e nel 1854 aveva già accumulato 19 milioni, cifre da capogiro per l’epoca. Grazie a quei capitali i Ponti hanno acquistato la villa napoleonica di Varese e hanno costruito il complesso delle Ville Ponti.  Ad un certo punto sono diventati i proprietari del lago di Varese e hanno stabilito la loro sede a Palazzo Billi, a Milano. Vaghi e Colombo hanno scoperto che gli industriali gallaratesi facevano da finanziatori per le nuove attività industriali, fornivano loro la materia prima e facevano da agenti di commercio. Tenevano bassi i salari ma davano le case, costruivano le scuole e i servizi riuscendo ad evitare lotte sindacali troppo dure. Furono loro a costruire uno dei primi asili in Italia. Nel 1923 si festeggió il centenario del cotonificio con l’allora ministro dell’economia del governo fascista, Orso Mario Corbino che premiò i dipendenti con 50 anni di lavoro baciando loro le mani.

190 anni dopo i capannoni del cotonificio vivono ancora di lavoro grazie a tante piccole aziende che occupano gli spazi. Domenica 23 giugno verrà inaugurato il tetto fotovoltaico da 1 megawatt e verrà presentato questo importante libro realizzato dai due cittadini solbiatesi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Giugno 2013
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