La stazione chiude le porte ai senzatetto. “E’ un pessimo segnale”

Sala d'aspetto chiusa a tempo indeterminato e biglietteria off limits di notte "al fine di limitare atti di degrado". E anche se sul tavolo ci sarebbero ben 15.000 euro da usare per pulire gli spazi della stazione, il Comune non ha rispettato gli accordi.

«E’ vero, un problema di decoro effettivamente c’è». Non lascia spazio a fraintendimenti Sara Noli, portavoce della Rete Vo.La.Re. dopo aver appreso la notizia della chiusura della sala d’aspetto della Stazione Centrale di Busto Arsizio. Da qualche tempo, infatti, la sala d’attesa della stazione è stata chiusa "al fine di limitare gli atti di degrado". Questo è quanto Rete Ferroviaria Italiana, la società del gruppo FS che gestisce lo scalo bustocco, ha scritto sull’avviso che comunica la serrata del locale. «Noi lo abbiamo saputo qualche giorno fa direttamente dai senza dimora che assistiamo -continua la portavoce del gruppo di associazioni che in città assiste chi non ha una casa- e questa chiusura è indubbiamente un pessimo segnale per la trattativa da portare avanti con le ferrovie». Il messaggio che RFI ha voluto mandare è inequivocabile. Dopo i lavori di ristrutturazione, infatti, anche gli spazi della biglietteria verranno chiusi dalle 22 alle 5, quando cioè non è presente il personale (gli stessi viaggiatori dovranno passare dall’esterno, ndr). Un bel problema per tutte quelle persone che hanno trovato casa in stazione e che, da oggi, si trovano letteralmente "sfrattati".
I volontari sono tuttavia consapevoli «che il problema del decoro sia importante per la stazione ma se il problema sono i graffiti è ovvio che i senzatetto non c’entrano nulla». L’unico disagio che può essere causata da loro è quello lo sporco. «E infatti la soluzione era stata trovata». Quando era stato siglato l’accordo con RFI per rendere la sala d’aspetto disponibile ai senza dimora nelle fredde notti invernali «il Comune si era impegnato per garantire la pulizia». E così è andata per tutto l’inverno. Quell’accordo, in teoria, non è mai stato rescisso né da Palazzo Gilardoni né dalle Ferrovie ma «da tempo l’impresa di pulizie non passa più». Risorse per farlo, tra l’altro, ce ne sarebbero. Il Comune, infatti, a inizio anno aveva stanziato ben 15.000 euro per assistere le persone senza casa e di questi parte era destinata proprio al fine di mantenere puliti gli spazi della stazione. 
E la notizia che il PD è intenzionato a portare la questione dei senzatetto nel Consiglio Comunale del 16 settembre certo non tranquillizza. «Per carità, è importante che se ne parli, ma quella data potrebbe essere troppo tardiva» considerando i tempi biblici con cui Busto gestisce ogni anno "l’emergenza freddo". E se l’anno scorso erano state le Ferrovie, in extremis, a salvare la situazione quest’anno il cerino rischia di rimanere in mano all’amministrazione comunale. 

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La stazione “off limits” ai senzatetto 4 di 8
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Luglio 2013
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