Macelleria abusiva in mezzo al bosco, 30 animali sgozzati
Un blitz della polizia ha bloccato la macellazione di decine di ovini in un'area vicino a MalpensaFiere. 4 uomini sono stati denunciati per maltrattamento degli animali che venivano soppressi per la "festa del sacrificio"
Aveva destato particolare interesse agli agenti della Polizia Locale l’area oscurata da spesse reti verdi a due passi da Malpensa Fiere. Una barriera impenetrabile dalla quale era un continuo via vai di persone e ovini, sopratutto montoni. E proprio per questo è scattato il blitz.
Nella mattinata di mercoledì 15 ottobre nel terreno hanno così fatto irruzione Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale e davanti ai loro occhi si è rivelata una scena da far inorridire (immagini che noi non vi proporremo, ndr). Decine di animali stavano agonizzando a terra, sgozzati, in un terreno intriso di sangue. Molti altri erano già morti -a fine giornata i veterinari della Asl ne conteranno 30- mentre una ventina aspettava all’interno di improvvisati recinti la tragica fine. Intorno agli ovini circa 60 persone attendevano la consegna dei pezzi di carne da 4 uomini che erano intenti nella macellazione.
Una macelleria abusiva che entro fine giornata avrebbe dovuto macellare almeno 200 montoni da portare sulle tavole di parte della comunità islamica. Martedì 15 ottobre ricorre infatti una ricorrenza molto importante per i musulmani, la "festa del sacrificio". Il sacrificio di Ismaele da parte di Abramo viene ricordato in tutto il mondo dalla comunità islamica immolando ovini.
E si tratta proprio di macellazione islamica quella messa in atto nell’improvvisato mattatoio: una tecnica che prevede la soppressione dell’animale mediante il suo dissanguamento. Una pratica che può essere praticata anche in Italia all’interno di strutture specializzate, regolate da particolari norme che puntano anche ad alleviare le sofferenze per gli animali. Normative completamente ignorate in questo caso.
Proprio per questo le 4 persone trovate impegante nella macellazione sono state denunciate con l’accusa di maltrattamento di animali ma la loro posizione potrebbe aggravarsi. Sono infatti in corso indagini per capire come sia stata possibile l’organizzazione di un sistema così dettagliatamente organizzato. Negli anni scorsi, infatti, la polizia aveva avuto modo di notare esempi di macellazione domestica, ma si trattava di episodi sporadici ed isolati. Non si è mai assistito ad un evento di questa portata.
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