Un’azienda varesina in gara nella capitale mondiale del verde
Dal 7 al 9 novembre Singapore diventa capitale mondiale del verde: all’interno del “Green urban scape Asia” partecipa anche l'azienda varesina Ficonsult, selezionata per un progetto nel cuore di Milano
Un’azienda di Varese in gara a Singapore alla fiera internazionale del paesaggio e del verde. Fitoconsult, società varesina che si occupa di cura degli alberi e del verde, è stata selezionata per un progetto realizzato a Milano, in Corso di Porta Venezia: è l’unica azienda italiana in concorso ammessa nella sezione poster. Il progetto in lizza è stato realizzato in cima ad un palazzo storico di proprietà della Fondazione Invernizzi: un giardino di circa 800 metri quadrati progettato considerando diversi aspetti, dall’adattabilità al contesto urbano, alle qualità estetiche fino all’integrazione con l’architettura del palazzo storico. Dal 7 al 9 novembre Singapore diventa capitale mondiale del verde: all’interno del “Green urban scape Asia” (www.greenurbanscape.com) si potranno ammirare i progetti di espositori delle più importanti aziende mondiali e si potrà discutere e ascoltare i maggiori esperti mondiali di paesaggio, design verde, costruzioni e tecnologia, urban design, con particolare attenzione alle nuove soluzioni verdi per la crescente urbanizzazione delle città. Tra i relatori di spicco anche l’architetto italiano Stefano Boeri (tra gli organizzatori) oltre a nomi illustri dell’architettura come Wong Mun Summ e Kathryn Gustafson. Fitoconsult partecipa nella sezione poster (unici italiani in gara), presentando il progetto di un giardino pensile realizzato come detto a Milano: il progetto è stato ammesso alla partecipazione in quanto innovativo sotto diversi aspetti: «Innanzitutto si tratta di un giardino pensile in cima ad un palazzo storico di elevato prestigio, nel cuore di Milano; anche la scelta dei materiali risulta innovativa: il giardino infatti è progettato su un substrato costituito da diversi elementi adatti ai giardini pensili; le piante sono state scelte tra sempreverdi e latifoglie, mischiando elementi formali (come Aceri dalla chioma globosa, siepi formali di pitosforo e osmanto e aiuole geometriche) con una grande varietà di aiuole e cespugli più naturali – spiegano Daniele Zanzi, Stefania Barbieri e Cecilia Zanzi, che fanno parte del gruppo di progetto -. Grande importanza è stata data nella scelta delle essenze con lo scopo di creare un sito di biodiversità in una città come Milano».
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