Chiude il Borducan: “Il Sacro Monte è abbandonato”

Rita e Oliver chiuderanno il 3 novembre. Troppi gli ostacoli a un'attività che è nel cuore dei varesini. Il problema principale rimane l'accessibilità al borgo

È la terrazza più famosa di Varese. Non c’è generazione che non ne abbia apprezzato il balcone con vista sulla pianura Padana. La sua storia, però, rimane travagliata. Dalla chiusura da parte dei suoi storici proprietari, i depositari della ricetta dell’Elisir,  il Borducan non trova pace.

Così anche l’ultima coppia di gestori, Rita Provenzano e Oliver Pelzmann, domani, domenica 3 novembre, chiuderanno definitivamente il portone mettendo fine alla loro esperienza durata due anni e mezzo: « È stata una bellissima esperienza – commenta Rita – in un posto incantevole. La nostra, però, è una storia come tantissime che avvengono quotidianamente in Italia. Non ce la facciamo a far quadrare i conti. Per cui è meglio fermarsi finchè siamo in tempo. Proseguiremo altrove questa bella avventura».

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Il Borducan, la terrazza più amata della città 4 di 12

E sì, perchè la loro decisione è maturata non tanto per la scelta imprenditoriale sbagliata ma per un luogo incantevole che viene trattato come "Cenerentola": « L’affetto dei nostri clienti è lì da vedere nella nostra pagia di Facebook.  Abbiamo proposto una formula che ha avuto grandi riscontri. Purtroppo il Sacro Monte non è sostenuto. La questione dei parcheggi e le multe continue danneggiano la gran parte delle attività economiche. Iniziavamo anche a vedere un numero crescente di turisti stranieri che arrivavano nel nostro albergo attirati dal contesto. Ma ora ci attende l’inverno, una stagione praticamente morta dove si registrano solo i costi. È meglio fermarsi qui…».

La primavera scorsa, all’indomani delle vacanze di Pasqua, la questione dell’accessibilità del borgo mariano era stata al centro di una polemica tra commercianti e Comune. Una pioggia di multe era fioccata sulle auto salite al Sacro Monte. I commercianti si erano lamentati chiedendo soluzioni adeguate. Il dibattito era stato acceso con l’amministrazione ferma nel respingere la richiesta di revocare le multe emesse soprattutto a difesa dei residenti e dei loro cancelli. L’unica soluzione al problema rimane, dunque, il parcheggio da realizzarsi alla Prima Cappella, un’opera, però, il cui inizio è atteso per febbraio 2014.

Rita e Oliver proseguiranno comunque la loro attività: «Cerchiamo un luogo meno problematico. Magari meno spettacolare ma più comodo. Certo un locale come questo non lo troveremo mai più. È stata un’esperienza unica. Ma, ribadisco, la nostra è una storia comune a tanti altri».

La spettacolare terrazza torna quindi a disposizione. Con la speranza di tutti, varesini e non, che torni presto accessibile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Novembre 2013
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