La nuova casa della Polizia stradale

I 44 agenti del comando varesino della Polstrada, sui 125 dell’intera provincia, hanno da oggi una nuova casa: si tratta di una villa in via Giambellino, tra i quartieri Ippodromo e San Gallo, a Varese.
Un immobile di cui già in passato Varesenews parlò: la notizia era che lo Stato restituiva ai cittadini un bene confiscato alla criminalità per destinarlo al servizio alla cittadinanza attraverso la nuova caserma.
Così, dopo una trentina d’anni dal sequestro, ecco ultimati i lavori di ristrutturazione dell’immobile, e ora i muri sono stati trasformati in sede operativa della sezione stradale della Polizia di stato: sala radio, alloggi, cucine, rimessa automezzi; nella nuova caserma, con trenta stanze, c’è tutto quanto serve.
Il complesso sul quale è sorta la struttura comprende un ampio cortile e un altro fabbricato di proprietà negli anni 80’ di Ilario Legnaro, il re dei casinò, confiscata dalla magistratura varesina per inchieste su riciclaggio di danaro. L’immobile, conteso in passato per l’assegnazione fra diverse amministrazioni pubbliche, è stato oggi salutato dalla visita delle più alte autorità cittadine (presenti Prefetto, Questore e Sindaco) che hanno tagliato il nastro dopo una cerimonia con tanto di alzabandiera e picchetto d’onore.
Passato il cancello campeggiava una Lamborghini in dotazione alla Polizia oltre a diversi mezzi in dotazione sulle strade, tra oggi e ieri.
Il ruolo della Polizia stradale, assurto spesso a divise che pizzicano gli insisciplinati e comminano sanzioni, ha invece una valenza decisiva per controllo del territorio, vicinanza con le esigenze dei cittadini, sacrificio. In almeno due dei passaggi delle autorità questo aspetto è emerso per onorare la scomparsa dell’assistente capo della polizia morto a bordo del suo mezzo proprio mentre svolgeva assieme ai colleghi funzioni di staffetta per fare strada ad un’ambulanza, nel cuore della tempesta sarda.
Una dedizione ad arrivare sino in fondo al compito assegnato e al servizio dei cittadini: il dirigente regionale Piero Caramelli ha difatti ricordato le parole del Capo dello stato: “Siate umanamente partecipi”.
Un impegno che spesso si spinge anche fuori dalle ore di lavoro, notte e giorno, sole e neve, come quella che proprio oggi ha, insieme all’improvviso freddo invernale, congelato le punte di mani e piedi delle centinaia di persone presenti alla cerimonia.
Brividi, non di ghiaccio, anche per il mosaico di foto storiche posto all’ingresso della caserma: numerosissimi scatti in bianco e nero; molti gli agenti a riposo che hanno salutato questa iniziativa con commozione. Tra le nuove leve, un tocco di tenerezza: il fotografatissimo labrador nero di soli quattro mesi, mascotte del gruppo, che ha già conquistato i gradi sul campo.