Varese suonato anche a Bari: sesta partita senza vittoria

I Galletti vincono 2-1 con un rigore regalato ma anche due pali colpiti. Inutile il penalty segnato da Falcone nella ripresa, disastrosa l'idea di Sottili di mettere Blasi titolare

“Crisi”, senza se e senza ma. Dopo sei partite senza vittorie, tre soli punti racimolati e tante carenze tattiche non ci sono altri termini per definire il momento del Varese di Sottili, letteralmente arenato in classifica e battuto 2-1 anche a Bari. Risultato giusto, nonostante sia falsato dal rigore assegnato ai padroni di casa (con espulsione di Rea) e inesistente perché il difensore aveva colpito la palla con il collo. A sbagliare probabilmente più l’assistente – appostato sulla bandierina – dell’arbitro, coperto. Dopo questa annotazione dovuta però, bisogna sottolineare che i Galletti pugliesi hanno pienamente meritato il successo per quanto fatto nel primo tempo in cui il Varese non ha neppure provato a tirare in porta ma anche per i due legni colpiti nel corso del match dai padroni di casa (clamoroso il palo centrato da Ceppitelli da pochi passi). Paradossalmente la squadra di Sottili ha giocato meglio quando è rimasta in dieci, anche per via di una reazione nervosa che ha portato ad accorciare le distanze su un altro rigore (questo netto) realizzato da Falcone.
Ma a pesare sulla prestazione complessiva c’è anche un undici iniziale che ha lasciato molti dubbi, non risolti peraltro dalle sostituzioni in corsa. Inutile far partire Blasi (evidentemente sottotono, per di più in un clima caldo) titolare accanto a Zecchin, relegando così in panchina Corti e Damonte che fino a qui sono stati i titolari nel ruolo. E se il cambio del vivace Lazaar nell’intervallo è dovuto ad alcuni problemi di salute, difficile comprendere perché in campo sono rimasti a lungo il già citato Blasi e Bjelanovic, entrambi assolutamente invisibili. Vedremo quindi se questa ennesima prova sottotono metterà sulla graticola Sottili, inamovibile sino a questa settimana, non fosse altro perché i risultati ora sono davvero troppo scarni per guardare alla classifica con serenità. Domenica prossima a Masnago arriverà il Crotone che ha appena espugnato il campo di Carpi: una partita da sfruttare a tutti i costi per Neto e compagni. Il Varese ritroverà Pavoletti, oggi squalificato, ma non avrà Zecchin che si è fatto stupidamente ammonire in pieno recupero: altra notazione che la dice lunga sulla poca tranquillità in casa biancorossa in questo momento.

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COLPO D’OCCHIO – Il grande catino del San Nicola è troppo grande per una gara di Serie B ahinoi ormai mediobassa. Bella l’iniziativa che ha portato allo stadio 3.500 bambini in un’iniziativa analoga a quanto fatto settimana scorsa dal Varese. A proposito dei biancorossi, anche in Puglia non manca un bel gruppo di tifosi che prova a più riprese a farsi sentire sul campo di gioco.

CALCIO D’INIZIO – Sottili cambia ancora, non il modulo ma gli interpreti e a sorpresa manda in campo Blasi dal primo minuto insieme a Zecchin, con l’inserimento (a sua volta inatteso) di Cristiano in fascia destra. Davanti come previsto ci sono Neto e Bjelanovic, in porta Bastianoni. Il Bari si presenta con il preannunciato 4-2-3-1 dove Joao Silva è punta avanzata.

IL PRIMO TEMPO – Se la ripresa contro la Juve Stabia era già stata inquadrata come il peggior momento giocato dal Varese in questa stagione, forse oggi bisogna aggiornare la classifica per come la squadra ha affrontato la prima metà di gara con il Bari. Zero idee, zero tiri in porta e una pressione netta da parte dei pugliesi che già dopo pochi minuti con Beltrame hanno cercato la via della rete, trovando pronto e reattivo Bastianoni. I soli tentativi ospiti stanno in un tiro di Lazaar e in un colpo di testa di Cristiano finiti talmente alti da dare più problemi al locale aeroporto che al portiere Guarna. Nell’altra metà campo invece c’è maggiore vivacità, anche se il Bari almeno per un po’ non mette altre volte in pericolo la porta di Bastianoni. Quando però si accende Galano sono dolori: la rete dell’1-0 (33′) nasce in verità da una punizione battuta male da Zecchin, dopo la quale Defendi può involarsi sulla fascia destra. L’azione rapida prende di sorpresa il Varese che lascia sfilare il pallone in area fino al punto in cui è appostato Galano che da pochi metri fa secco Bastianoni. Una mazzata per la squadra di Sottili che non solo fatica a riorganizzarsi ma proprio non riesce a pungere. E così ci vuole un intervento fondamentale di Rea per negare il raddoppio al 45′ mentre un minuto dopo è Ceppitelli a graziare il Varese, quando manda incredibilmente di testa sul palo (liberissimo) un cross al bacio del solito Galano.

LA RIPRESA – Nell’intervallo Sottili decide di mandare in campo la freschezza di Falcone mandando sotto la doccia Lazaar che tutto sommato aveva garantito vivacità pur lasciando a desiderare in copertura ma che si è dovuto arrendere a un malessere. La partita però ricomincia con il secondo legno colto dal Bari al 4′, quando la traversa (e Bastianoni che sfiora la palla) impedisce il raddoppio a Sciaudone. Sugli sviluppi c’è una mischia sulla linea di fondo sbrogliata dal fischio dell’arbitro che vede – sbagliando – un tocco di mano di Rea: difensore espulso e penalty contestato inutilmente per i padroni di casa. Sul dischetto va Defendi e spiazza Bastianoni (foto in alto).
Da questo momento, finalmente, il Varese prova a scuotersi: Neto cerca di vivacizzare l’azione, Falcone si rende utile in fascia ma quando c’è da entrare nella trequarti d’attacco ogni tentativo si polverizza. Entra Spendlhofer vista l’assenza di Rea e, solo più tardi, anche Tremolada che rileva Blasi, mai in partita. Abbiamo citato Neto e Falcone non per caso, visto che sono i protagonisti del gol che riapre il match: al 23′ il capitano prova la botta da fuori e centra il braccio di Chiosa che costringe l’arbitro Saia a concedere il rigore. Sul dischetto va il giovane salentino – per lui oggi era un derby – e realizza in bello stile (foto). C’è mezza ripresa per provare il forcing, il Varese qualche tentativo lo fa ma per l’ennesima volta non riesce a mettere in difficoltà Guarna. Le uniche annotazioni riguardano i cartellini gialli tra cui quello di Zecchin a partita ormai conclusa, che gli farà saltare il match con il Crotone. Zero punti e un’altra tegola: piove sul bagnato nonostante il calduccio di Bari.

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Pubblicato il 09 Novembre 2013
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