Fedez, il cigno nero del rap, fa il pieno di fan

Il successo di Fedez non si ferma, anzi. Se la prima volta ha richiamato mille fan, la seconda ne ha aggiunti almeno altri duecento. Il rapper di "Alfonso Signorini", "Faccio Brutto", "Cigno Nero" è sempre in cima alle classifiche e il suo ritorno a Varese ha richiamato davanti alla Casa del Disco più di un migliaio di persone. Giovanissimi ma non solo, hanno atteso per ore il momento di poter incontrare quel ragazzo che con le parole ha conquistato un’intera generazione. Una scena che si era già vista a marzo, quando Fedez aveva fatto tappa in città per presentare il suo ultimo lavoro discografico e che si è ripetuta oggi. A richiamare il pubblico la versione arricchiata di quel "Sig. Brainwash" che a Varese aveva venduto settecento copie in due ore. Numeri che oggi sono stati confermati. 
«Mi piace tantissimo», racconta una ragazza di tredici anni, «Ascolto tutte le sue canzoni e conosco a memoria». «Forza Fedez, sei un grande», urla un altro ragazzo durante le interviste dei giornalisti. C’è chi ammette di amare più l’aspetto fisico delle canzoni: «Mi piacciono i tatuaggi» spiega una ragazza. «Lo ascolto dal suo primo album, mi piacciono molto i testi delle canzoni»racconta invece un altro. Un vero e proprio idolo per le nuove generazioni che si avvicinano al rap, come spiegano i tanti genitori, per lo più mamme, "costrette" ad accompagnere i figli minorenni a questi appuntamenti. «Lo ammetto, mi sento un po’ fuori luogo in mezzo a questi ragazzi, ma per "colpa" di mia figlia conosco tutte le sue canzoni e piace anche a me. I brani sono molto orecchiabili e non mi dispiace per i temi che tratta», racconta una signora con intorno una schiera di tredicenni. «Ho dovuto accompagnare mia figlia. Era così contenta di poter incontrare Fedez che non ho potuto dirle di no. In casa passa tutto il giorno questa musica, alla fine conosco anche io le canzoni a memoria», racconta un’altra. «Noi arriviamo da Verona», raccontano invece mamma e papà, «Abbiamo accompagnato nostro figlio e il suo amico. Siamo partiti alle 2 e ora siamo qua. Fedez non è il cantante della nostra generazione, ma alla fine abbiamo voluto portare nostro figlio ad incontrarlo».
All’arrivo di Fedez, alle 16, si alza un urlo da parte dei fan. Lui sorride e solo pochi minuti più tardi esce per salutare il pubblico che ripete il suo nome a squarciagola. Un momento che Fedez e il suo staff colgono per registrare il videoclip del premio che ha vinto ai Web Show Award.
Tutto il resto del tempo invece è dedicato agli autografi e ai fan. Lui, con un tatuaggio nuovo sul collo rispetto all’ultimo appuntamento varesino, accoglie ogni persona e stringe la mano, come i rapper sanno fare. Una giornata che conferma una teoria: Varese porta fortuna a chi “lavora con le rime”. A Fedez è già successo due volte.