“Spaventata e affamata, la scimmia era rimasta incastrata sotto un treno”

Le ultime ore della sua fuga il babbuino le ha passate incastrato sotto un vagone ferroviario. Per estrarlo è stato necessario l’intervento di un veterinario che prima l’ha sedato. E intanto si scopre il proprietario dell’animale: la famiglia Bandera

E’ finita intorno alle 18 di lunedì la fuga di tre giorni della scimmietta che per tutto il week end ha animato Busto Arsizio. L’ultimo atto di questa storia è andato in scena all’interno dell’area della ferrovia FS dove il babbuino è stato avvistato poco prima delle 16. Subito sono scattate le operazioni di soccorso che, come "effetto collaterale" hanno generato il blocco progressivo della linea ferroviaria in entrambe direzioni (nella foto l’ultima fase dei soccorsi, ndr). 
I Vigili del Fuoco si sono dunque recati sul posto, in appoggio al personale della Polizia Provinciale e agli agenti del Corpo Forestale dello Stato per un nuovo tentativo di cattura.
La bestia, spaventata e affamata, aveva cercato un nuovo rifugio sotto il pianale di un vagone ferroviario e lì era rimasta incastrata. Prima di procedere ad estrarre l’animale, però, i pompieri hanno dovuto aspettare l’arrivo di un veterinario in grado di sedare e tranquillizzare il primate. Nella zona dello ex scalo Hupac è così arrivato il medico varesino Reiner Schneider, specializzato in questo genere di interventi. «Le ho sparato io del tranquillante con una cerbottana» afferma il veterinario poco prima di andare a visitare l’animale. Il dottore comunque smentisce le prime indiscrezioni che erano trapelate su un ipotetico incidente ai danni della scimmietta: «Non c’è stato alcun incidente e nessun investimento, l’animale non ha subito alcun danno e sta bene», chiosa Schneider. 
Si conclude così, nel migliore dei modi possibili, la vicenda del babbuino che dal mezzogiorno di sabato anima la città dopo essere fuggito dalla ditta Bandera di Corso Sempione. E’ proprio la famiglia Bandera, nota nella zona per avere numerosi animali (anche esotici), ad aver denunciato la fuga della scimmia verso le 11 di domenica, presentandosi all’interno della fabbrica nella quale si era rifugiata la fuggitiva.
Per lungo tempo il Corpo Forestale dello Stato ha controllato la documentazione presentata dal patron della famiglia che avrebbe tra le mani una autorizzazione datata 1992. Saranno proprio le guardie forestali a valutare la posizione della famiglia e non è da escludere nei prossimi giorni un sopralluogo all’interno dello "zoo" dei Bandera. 

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Pubblicato il 16 Dicembre 2013
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