Un Varese trasformato rifila il poker allo Spezia

I sogni a volte si avverano, anche su un campo rovinato dal freddo e in una giornata di metà dicembre che prometteva poco. Se non ci credete chiedete a Luca Forte, 19enne di Trieste (foto di S. Raso), che in settimana aveva confessato di sognare la prima rete con il Varese in Serie B «non mi interessa come e quando». Il “quando” è stato immediato, il “come” è memorabile: stop, dribbling, accentramento e destro a girare imparabile. Ma il gol di Forte è solo un tassello del mosaico perfetto realizzato dal Varese contro lo Spezia: a Masnago i biancorossi dominano 4-0 e danno segni opposti, per gioco e condizione fisica, rispetto al recente passato.
La squadra di Gautieri corre, pressa, ma è anche capace di costruire azioni pericolose non solo con il totem Pavoletti ma un po’ con tutti i suoi uomini compreso Blasi che guadagna i primi applausi dei tifosi. Certo, il bomber livornese è fondamentale perché è lui ad aprire le danze a metà primo tempo, prima di lasciare per un infortunio spazio a Bjelanovic: segnerà anche quest’ultimo, il 3-0. Il finale invece se lo prende Zecchin, che oggi ha dimostrato quanta differenza faccia la sua presenza in campo in questa squadra: la sua punizione perfetta a pochi minuti dalla fine è il cornamento di una prova gigantesca, fatta di lanci perfetti, intuizioni e regia impeccabile. Insomma, questa volta al Varese è tutto girato alla perfezione, cosa non scontata dopo le brutte prove di Parma e Carpi; una grande iniezione di fiducia in vista dei match che faranno da cornice al Natale con Brescia e Novara. Quelli che diranno a quale campionato può partecipare il Varese del tridente.

COLPO D’OCCHIO – Tribune più vuote del previsto a Masnago nonostante il match sia di quelli che solleticano la fantasia, un po’ per il blasone dello Spezia, un po’ per via dei tanti ex, un po’ per scoprire se il Varese può aspirare a mettere i bastoni tra le ruote a formazioni sulla carta più forti. Buono il colpo d’occhio in Curva Nord mentre dalla parte opposta settore praticamente vuoto, perchè i supporters liguri arrivano solo nel finale di gara a causa di un incidente trovato in autostrada. Nessuna contestazione della Curva a Ebagua che sarà applaudito dalla tribuna a fine partita; fischi invece per Carrozza.

CALCIO D’INIZIO – La novità sul tridente emersa nelle ore precedenti il match è effettivamente apportata da Gautieri che mette Zecchin sulla destra accanto a Pavoletti, risolvendo inoltre a favore di Forte il ballottaggio per la punta di sinistra. Se tra i pali rientra Bressan, i due laterali di difesa sono i più esperti Laverone e Franco che vincono la concorrenza di Fiamozzi e Lazaar. In mezzo c’è Blasi, preferito a Damonte. Sono invece due gli ex biancorossi schierati titolari da Stroppa e per di più formano la coppia d’attacco: si tratta di Ebagua e Carrozza, perché sia Rivas sia Moretti cominciano in panchina. Riserve, quelle spezzine, che valgono tranquillamente una maglia da titolare in tutta la B (Baldanzeddu, Ferrari, Catellani, Sansovini…).

IL PRIMO TEMPO – L’approccio alla partita non è il migliore per i tifosi del Varese che dopo pochi istanti prendono un colpo, seguito da un sospiro di sollievo. Tocca proprio a Ebagua sfiorare il vantaggio con una bordata di destro (!) diretta al “sette” che Bressan disinnesca con un volo spettacolare. Rimarrà l’unica vera occasione dei liguri che dopo questo avvio cominciano a lasciare campo al Varese. Pavoletti non pare in grande giornata, sbaglia uno stop importante, ma non dimentica di timbrare il cartellino al 24′: il suo è un eurogol, nato da un cross dalla destra di Zecchin. Il “Pavo” in area si coordina, “sente” il difensore e poi sfoggia una mezza rovesciata non potentissima ma precisa per accarezzare la rete a fil di palo.
Il gol impietrisce lo Spezia e lancia ulteriormente il Varese che nella seconda metà del primo tempo sfiora più volte il raddoppio. Prima con Cristiano che stoppa in corsa un gran pallone di Zecchin e scocca un diagonale fuori di un soffio. Poi con lo stesso Zecco che non sfrutta un “sacrificio” di Forte che gli lascia un traversone: l’omino di Camposanpiero compie l’unico errore del pomeriggio stoppando a seguire ma lasciando a Leali il tempo per l’uscita.

LA RIPRESA – Al rientro non c’è Pavoletti, restato in spogliatoio con un risentimento muscolare: al suo posto Bjelanovic. Lo Spezia è autore ancora di una buona prima parte con Carrozza che al 3′ si gira in area e calcia non lontano dal palo di Bressan. Dopo il 10′ però il Varese torna a giocare bene anche con Blasi, fino a oggi mai incisivo.
La rete del raddoppio però è un pezzo di bravura ed esuberanza giovanile di Forte: al 14′ l’attaccante riceve palla da Zecchin sulla sinsitra, fa fuori Borghese e – quando ci si attende un assist per un compagno – lascia partire un destro perfetto che si infila dove Leali non può arrivare. Rete splendida e meritata per il gioiellino pescato da Milanese nella sua Trieste, che sarà protagonista anche del 3-0, questa volta in qualità di rifinitore. Forte infatti arriva sul fondo e crossa alla perfezione per Bjelanovic (31′) che di testa non può fallire. Nel mezzo il portiere ospite Leali aveva già evitato il tris respingendo alla grande un colpo di testa di Rea. Inutili invece le contromosse di Stroppa che nel frattempo ha già sparato le sue quotate munizioni di riserva, Catellani e Sansovini: il secondo prova a lenire il dolore con un colpo di tacco sottoporta “alla Bettega” che finisce sul fondo. E così c’è spazio per chiudere alla grandissima da parte del Varese. Dopo tanto servire i compagni Zecchin decide di mettersi in proprio: punizione dalla trequarti (39′), Leali lascia scoperto uno spazio tra sé e il primo palo (nella foto) e il fantasista lo punisce con una traiettoria fantastica che chiude il sipario sul 4-0.

TABELLINO – INTERVISTE – PAGELLE – LIVE