Varese gioca a poker ma questa volta perde

Dopo le quattro reti segnate allo Spezia i biancorossi ne subiscono altrettante a Brescia. Tris di Caracciolo, non basta la doppietta di Pavoletti (4-2)

Dal nostro inviato – Due reti del solito Pavoletti non bastano a nascondere le magagne – solite pure quelle – del Varese da trasferta. Dopo i lampi interni con lo Spezia la squadra di Gautieri torna infatti a cadere lontano dal “Franco Ossola” e lo fa in modo fragoroso, subendo un netto 4-2 sul campo di un Brescia trascinato dalla tripletta di Caracciolo, vero e proprio “Ibra” della Serie B per bravura, movenze e redditività. Ma le qualità dell’Airone si sono fuse quest’oggi con un Varese a tratti imbarazzante soprattutto sulla propria fascia sinistra, ma anche al centro, posizioni espugnate dalle Rondinelle con gli occupanti biancorossi – Franco e Blasi – finiti anzitempo negli spogliatoi per due espulsioni. Prima in 10 (sul finire del primo tempo) e poi in 9, la squadra di Gautieri ha dato qualche segno di vita, in particolare nel primo quarto d’ora della ripresa, ma non è bastato contro un Brescia che ha fatto tesoro degli errori e delle mancanze della formazione ospite.
Le nubi tornano quindi a oscurare il cielo del Varese, che paga carissimo un quarto d’ora iniziale da paura vera, con due gol subiti, reparti slegati, bresciani a fare terra bruciata in particolare sulla fascia sinistra e Bressan costretto a tappare per quanto possibile la valanga biancoblu. Se la squadra biancorossa è rimasta in partita è solo per via del gol in mischia del 2-1 ma la via era stata segnata. L’espulsione di Franco, sacrosanta quanto evitabile, ha peggiorato di brutto una situazione poi compromessa dalla terza rete arrivata su assist di Blasi. E la doppietta di Pavoletti ha il solo merito di far salire il bomber sul trono dei cannonieri (per il momento) e di far riflettere una volta di più sul peso specifico del centravanti sulla classifica del Varese.

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Brescia – Varese 4-2 4 di 17

COLPO D’OCCHIO – Riflettori accesi a bucare la nebbia che circonda il Rigamonti la quale, per fortuna, non crea problemi sul campo di gioco. Buon pubblico per questo derby tra Brescia e Varese, uniche lombarde di Serie B; discreta presenza dei tifosi biancorossi confinati in uno spicchio della curva sud.

CALCIO D’INIZIO – Gautieri conferma in tutto e per tutto le indicazioni della vigilia: Laverone preferito a Fiamozzi, Blasi fulcro della squadra e tridente con il ritrovato Pavoletti affiancato da Zecchin e Forte. Bergodi preferisce l’esperto Arcari al giovane Cragno tra i pali e vara il consueto 3-5-1-1 con l’ex Grossi secondo da sinistra a centrocampo e con Sodinha a supportare l’Airone Caracciolo.

IL PRIMO TEMPO – Allo sparo dello starter c’è un Brescia che scatta come Usain Bolt e un Varese che pare lì per caso. Le Rondinelle ci mettono 1′ ad arrivare in area con Sodinha (parata di Bressan) e 4′ a passare in vantaggio: palla persa di Ely, prateria per Zambelli a destra e cross a innescare una strepitosa girata al volo di Caracciolo con palla scaraventata nel “sette”. E lo sberlone, al posto di svegliare i biancorossi, li intontisce ulteriormente: Caracciolo così concede il bis prima del quarto d’ora con un’altra azione nata sulla fascia destra del Brescia. Zambelli cambia gioco per Kukoc e palla a centro area dove l’Airone c’è e non sbaglia.
Poi, all’improvviso, il Varese accorcia: primo corner della partita che Zecchin calcia ad effetto, mischia in area sul tocco di testa di Franco (e sulla brutta uscita di Arcari), e Pavoletti nel traffico trova il modo di insaccare.
Da lì in poi, per una ventina di minuti, i biancorossi trovano il modo di fare gioco anche se l’unica vera occasione è una palla che Zecchin serve per il destro al volo di Forte, troppo debole e preda di Arcari (34′). Poco prima però era toccato a Bressan intervenire su un tiro a botta sicura di Kukoc da dentro l’area, sul filo dell’off-side. A placcare questo parziale momento di riscossa però ci pensa Franco: già ammonito per un evidente fallo di mano in avvio, il terzino travolge un avversario a centrocampo guadagnando il secondo giallo e lasciando così il Varese in dieci al 40′.

LA RIPRESA –
Al rientro dagli spogliatoi, per un quarto d’ora, la differenza di numero non si avverte, perché per la reazione nervosa del Varese porta i biancorossi all’arrembaggio anche perché il Brescia, forse troppo sicuro, concede qualche spazio. Al 3′ quindi una palla magica di Zecchin arriva precisa per il colpo di testa in tuffo di Pavoletti che non riesce a pareggiare per pochi centimetri. Il centravanti ci prova allora con i pallonetti: uno da lontanissimo non impensierisce il portiere, il secondo invece sorvola di poco la traversa e non cambia il risultato. Il Brescia fatica, prova a scrollarsi di dosso la ruggine ma poi trova un alleato imprevisto in Blasi: retropassaggio completamente sbagliato e preda di Caracciolo che vince il contrasto con Ricci e serve l’assist a Sodinha il quale non ci pensa due volte a siglare il 3-1 (16′).
L’Airone, insaziabile, ci sa fare anche nello stretto e poco dopo supera Ely ma calcia alto da buona posizione. I sussulti del Varese passano sempre per Pavoletti (testa, fuori di pochissimo) mentre il Brescia recrimina per un pallone che Budel calcia alto da centro area. Poco male per le Rondinelle che sfruttano un errore di Laverone (fino a lì l’unico sufficiente della difesa) e fanno poker con il solito Caracciolo lanciato in profondità.
Per il Varese piove sul bagnato perché Blasi completa la giornataccia con la seconda ammonizione che costringe in nove i compagni per oltre un quarto d’ora. E nonostante ciò Pavoletti va a prendersi il trono della classifica cannonieri trafiggendo Arcari per il 4-2 al 36′, su suggerimento di Damonte. Ultimo sussulto di una partita con troppi errori da parte di Gautieri e dei suoi, che ora avranno la prova di appello interna contro il Novara. Non la partita più semplice (si gioca, oltretutto, a Santo Stefano) per i biancorossi che del resto si sono messi da soli in questa poco invidiabile situazione.

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Pubblicato il 21 Dicembre 2013
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