Caserma, la giunta vuole abbatterla
Discussione durante l'ultima riunione dell'esecutivo. Subito 30mila euro per le riparazioni dopo gli ultimi crolli, ma l'obiettivo è raderla al suolo
Il crollo di una parte del tetto della caserma Garibaldi ha costretto la giunta comunale a cercare una soluzione. Dopo le critiche arrivate dalle opposizioni (vedi, Mirabelli e Nicoletti) oggi l’esecutivo cittadino ha discusso del problema durante la riunione di giunta. Il vicesindaco Carlo Baroni ha detto che per la Caserma Garibaldi si dovrà procedere nell’immediato con la messa in sicurezza, visti i recenti crolli, con un costo di circa 30mila euro. La scorsa settimana, a causa di alcune infiltrazioni di acqua, si è staccata dal tetto una “finestra” di tegole. L’indicazione della giunta è procedere poi all’abbattimento con un progetto già realizzato, costo 500mila euro. L’ipotesi, da qui ai prossimi due mesi circa, è di avviare l’iter, mettere la voce in bilancio (con reperimento fondi) e inoltrare richiesta alla soprintendenza.
Quest’ultimo è uno dei punti più difficili da risolvere. Quando il sindaco presentò il progetto del nuovo teatro al comune fu risposto che difficilmente sarebbe stato autorizzato l’abbattimento del manufatto ottocentesco. Eppure, è difficile spiegare che cosa abbia di rilevante dal punto di vista artistico la caserma. Secondo gli esperti la facciata che insiste su via Medaglie d’oro (foto) non si può toccare perché è storicamente importante; la Soprintendenza ha già opposto un vincolo su quella parte del manufatto, ma bisogna verificare se almeno si possa abbattere il resto. Va ricordato che
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Ma non solo: l’abbattimento è quantificato per 500mila euro ma solo sulla carta, la cifra andrà poi valutata con attenzione in corso d’opera. Quel che è certo, tuttavia, è che i costi di manutenzione potrebbero essere sempre più gravosi se non si interviene. Il degrado anche estetico della caserma, la cui facciata è scrostata, e pericolante, contribuisce inoltre al degrado ambientale di piazza Repubblica, spazio cittadino informe e sempre al centro delle polemiche. La piazza nel 700 ospitava il primo teatro di Varese, divenne successivamente la piazza d’armi, e rimase in quella situazione fino agli anni ottanta quando le giunte pentapartito decisero di realizzare un grande centro commerciale con un maxi parcheggio sotterraneo.
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