La Cimberio sa ancora sorprendere: espugnata Reggio Emilia
Biancorossi sempre in partita e autori di una bella rimonta nell'ultimo quarto: 73-80 a una Grissin Bon che era imbattuta in casa. De Nicolao, Clark e Sakota grandi protagonisti, bene anche i pivot
Dal nostro inviato – Ecco la risposta che attendevamo da tempo. La Cimberio finalmente centra una vittoria inattesa e lo fa – stavolta giusto riconoscerlo – rispettando il piano gara invocato da coach Frates alla vigilia: attenzione, concentrazione e continuità per l’intero arco dell’incontro, sapendo che in attacco prima o poi i tiri giusti sarebbero arrivati. Così è stato: Varese ha sofferto, è andata sotto anche dieci punti ma è sempre rimasta con la testa nella partita, riuscendo così ad accelerare quando più contava. Nell’ultimo quarto cioè, quando i biancorossi ospiti hanno piazzato un parziale di 27-13 che ha annichilito una Grissin Bon forse troppo sicura di sé, per come è apparsa sorpresa della reazione varesina negli ultimi 5′ di gara. E Varese ha vinto praticamente senza Banks, clamorosamente fermo al palo e tenuto in panchina nel finale: sono però tanti altri i padri del successo, a partire dagli spesso deludenti Clark e Sakota (le loro triple hanno segnato lo scatto conclusivo) per continuare con un De Nicolao spaziale in difesa. E anche i due pivot, pronosticati perdenti contro Brunner, hanno fatto quadrato e offerto un contributo notevole alla causa.
Il successo della Cimberio è ancora più importante se si considera il fatto che il PalaBigi era ancora imbattuto in questa stagione e fosse tutto dalla parte di una Grissin Bon che pareva avere gli uomini giusti – da Cinciarini a Bunner, da Kaukenas a White – per mettere in difficoltà gli uomini di Frates. E invece il campo ha detto il contrario anche perché, questa volta, la Cimberio è riuscita ad alzare il ritmo anche nella propria metà campo; una difesa non ermetica ma sempre presente e brava a limitare le proprie difficoltà per poter tornare da Reggio con un referto rosa tra le mani. Nella speranza che non sia una rondine fuori stagione.
COLPO D’OCCHIO – La buona abitudine della Grissin Bon di vincere in casa (7 su 7) permette alla società Reggiana di registrare un pienone nel piccolo e brutto PalaBigi, che tributa anche un applauso a Fabrizio Frates. Il coach della Cimberio ha centrato in Emilia una promozione dalla LegaDue. Discreto drappello di tifosi ospiti nello spicchio ad essi dedicato.
PALLA A DUE – Squadre al completo; Hassell ha qualche problema alla caviglia ma comincia ugualmente in quintetto sulle tracce di Brunner. Frates sceglie i soliti cinque titolari, Menetti ha play italiano e mette in campo Silins in ala forte.
LA PARTITA –
Dopo l’intervallo si materializzano vecchi incubi: la Grissin Bon parte forte, con un parziale di 6-0 e la Cimberio pare annichilita o, per lo meno, imbambolata. Un canestro di Hassell dopo il timeout subito speso da Frates rimette in cammino Varese che però si trova a dover fronteggiare una decina di punti di divario. Altro giro in bianco di Banks, mentre Ere per lo meno trova qualche punto ma la Cimberio è anche sfortunata quando difende bene ma viene ugualmente punita. L’esempio arriva quasi sulla sirena, quando Antonutti trova dall’angolo la tripla del 60-53.
IL FINALE – Reggio entra sul rettilineo d’arrivo troppo sicura di sé, e questo la tradirà perché la Cimberio ha il merito di continuare a credere nella vittoria. Scekic, e un’inattesa tripla di Mei, siglano il nuovo -4 (62-58) ma Filloy e compagni spiccano ancora il volo. Clark però questa volta si esalta con gli assist prima di tornare a pungere in attacco, penetrando fin nel cuore dell’area. Il play avvicina di nuovo i padroni di casa due volte, separate da una tripla di Filloy, ma quando De Nicolao e Ere – finalmente – alzano il volume in difesa Varese sorprende gli emiliani. Andrea pareggia e sorpassa dopo l’uscita per falli di Brunner, la Grissin comincia a sparare a salve dall’arco e qui arriva la punizione ospite. La Cimberio infatti blinda i tabelloni e, con tre possessi consecutivi, piazza altrettante bombe firmate Sakota e Clark: Reggio non c’è più, tira da lontano senza speranze e senza criterio e si consegna così a una Varese bella e inattesa: 73-80.
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